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Partiti come viandanti – nei tarocchi la figura con la lanterna in mano per illuminare il passo -. Ben presto trasformatisi in maghi – figure esperte che controllano il destino e gli elementi –. Cammin facendo le cose accadono, tante per volontà e non per caso: sono alla loro quarta tappa, il concerto del 3 aprile al Mac di Milano (Mozart, Bartòk e Beethoven; info http://www.fulvioluciani.it/Sito_Fulvio/_ciclo_beethoven,_quarto_concerto.html), il violinista Fulvio Luciani e il pianista Massimiliano Motterle, che svelano le nuove carte, facendo lo stato dell’arte del percorso; e spuntano i “loro” luoghi. Della musica, s’intende, senza tanti fronzoli: “Da servire”.

“Ora stiamo registrando il ciclo beethoveniano per Skyclassica – spiega Luciani -, accade nella Villa di San Fermo a Lonigo (Vicenza) – http://www.villasanfermo.com/storia2.cfm -. Un luogo assai suggestivo di bellezza e spiritualità gestito dai Padri Pavoniani”. Luciani, in questo luogo, aveva già registrato con il pianista Riccardo Zadra poi col suo soldale e insostituibile Motterle. La Villa anni or sono è stata “scoperta” da Andras Schiff (https://it.wikipedia.org/wiki/Andr%C3%A1s_Schiff) impegnato con la sua orchestra per gli Amici della Musica di Vicenza. Una storia nella storia.

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“Su Sky sono previste sei puntate – continua a raccontare il violinista –; con noi in trasmissione il musicologo Ugo Martelli, con il quale, prima delle esecuzioni, ci sarà una chiacchierata introduttiva sui brani del programma”. Come vogliono i nostri tempi, in cui la musica nei teatri, ma non solo, viene sempre più spiegata, analizzata, raccontata al pubblico, intanto per facilitarlo nell’ascolto, per allargare il discorso ai contenuti tecnici e alla storia della musica e dei compositori (tra l’altro l’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Bracco, impegnata in educational per i giovani).

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“Il nostro impegno all’Università? – fa eco al telefono Luciani (il duo presenta il programma concertistico della domenica, il mercoledì precedente presso la milanese Bicocca, ndr) – c’è una grande partecipazione del pubblico”. Che via via è vistosamente aumentato. E adesso l’ateneo – particolarmente interessato alla musica e ai suoi sviluppi, anche in abito scientifico – a livello formativo agli studenti riconosce i crediti (http://www.quasi.unimib.it/?page_id=46). Buon ascolto.