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A proposito di musica d’uso: a volte prima di andare a un concerto per musica da film (ma più in generale ai concerti) –con tanto di proiezione in diretta con l’accompagnamento “live” – è il caso dello spettacolo Frozen al Dal Verme di Milano dal 3 in poi – varrebbe la pensa documentarsi un attimo, non solo sullo show, in genere accompagnato da un buon programma di sala, ma anche sul genere. Dicevamo musica d’uso – che solo d’uso non è, visto che la colonna sonora al cinema è ormai considerata un espressione del nostro tempo.

Sull’argomento, la musica per il grande schermo, si può sapere di più ricorrendo alle letture in circolazione, ce ne è per tutti gusti, dall’enciclopedica pubblicazione “Musica per film” dello storico Sergio Miceli, un vero e proprio punto di riferimento nel campo, ai manuali che possono capitare sotto mano frugando sulle bancarelle. C’è, per esempio, il sintetico ma buono: “La musica al cinema” firmato da Gilles Mouellic, saggista e docente di musica e cinema all’università di Rennes. E se non basta, esistono saggi con la classica raccolta di interviste coi protagonisti della colonna, ovvero i compositori. Oppure un viaggi su come nasce la colonna: se interessa questo cercare “Lo schermo sonoro. La musica per film” di Roberto Calabretto.