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Barry Truax ospite di Villa Simonetta per due giorni con un concerto finale martedì 31 ottobre. Compositore canadese, pioniere della soundcaspe composition. Per gli studenti della Civica scuola di musica “Claudio Abbado” diretta da Andrea Melis un’occasione imperdibile, una masterclass con annesso “live” aperti anche al pubblico esterno dell’accademia. Il termine soundscape è stato utilizzato dagli anni Sessanta: in un primo tempo da Buckmister Fuller e in seguito da Murray Schafer, di cui Truax è stato braccio destro. Come compositore è conosciuto per il suo lavoro con il sistema musicale di computer Podx, che ha utilizzato per la registrazione di opere da solista, musica per il teatro, esecuzioni dal vivo e grafica computerizzata. Il materiale sonoro da lui viene elaborato sia utilizzando tecniche di elaborazione del segnale digitale sia mantenendo la riconoscibilità dei suoni da parte dell’ascoltatore. È specializzato nell’implementazione in tempo reale della sintesi granulare di suoni campionati, e nei paesaggi sonori. Nel 1986 ha sviluppato l’utilizzo della sintesi granulare ed è stato il primo a utilizzare un campionamento come fonte di una composizione granulare, pionieristici i suoi lavori “Wings of Nike” (1987) e “Riverrun” (1986).

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Ecco alcuni brani proposti da lui (anche al piano) stesso durante il recital: Ghostly Moon è un’opera di teatro musicale ispirata alle storie di fantasmi della tradizione cinese, molti dei quali centrati sulla figura di un fantasma donna che desidera tornare in vita. La storia mescola elementi di poesia provenienti da fonti e racconti diversi, che vanno dal XVI al XVIII secolo, e riprende la figura del fantasma di una donna sbagliata che torna per vendicarsi. Gli effetti teatrali eterei del dramma tradizionale cinese suggeriscono un utilizzo contemporaneo di tecniche elettroacustiche. Fire Spirits. Il fuoco e il suo simbolismo sono caratterizzati in modo rilevante nella maggior parte delle culture. I temi comuni sono la leggerezza e il doppio ruolo di elemento benefico e potenzialmente distruttivo per l’umanità. Gli spiriti del fuoco evocano il potere e fanno riferimento al dio nordico Loki, alla divinità indù Agni e alla dea hawaiana Pele, così come al fantasma cinese “spirito di volpe”, che emerge dalle fiamme. Questa soundscape composition porta l’ascoltatore a compiere un viaggio immaginario, forse nell’isola di Vulcano, il dio romano del fuoco e della metallurgia, per ricordarci del nostro antico legame con il fuoco in tutte le sue manifestazioni. Garden of Sonic Delights invita l’ascoltatore a entrare in un paesaggio sonoro immaginario (quello che Murray Schafer potrebbe descrivere come un “giardino di suoni”), ricco di effetti acustici che ci riconducono ai suoni dell’acqua, del vento, degli insetti e di altri animali e uccelli. Il viaggio si snoderà dal pomeriggio fino alla mattina successiva, lasciandoci deliziati e rinfrescati.

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