Il Governo di Madrid (che per la cronaca deve ancora eleggerne in Parlamento uno nuovo in base alle legislative celebrate quattro mesi fa) aveva deciso di inviare la nave militare “l’Audace” a Lampedusa per raccogliere i cento immigrati a bordo da venti giorni sulla nave Ong Open Arms. “Dopo aver considerato diverse opzioni, il Governo spagnolo, secondo le raccomandazioni logistiche della Marina, ritiene che questa azione sia la più appropriata per risolvere l’emergenza umanitaria”, aveva annunciato la Moncloa. ECaoYgmW4AEh-gs

Tutto era pronto. La nave Audace della Fuerzas Armadas de España sarebbe dovuta partire alle 17:00 di martedì 20 agosto dalla base navale di Rota (Cadice), Dopo aver completato gli approvvigionamenti, che includono la presenza a bordo di personale medico e psicologi  per assistere i migranti durante il viaggio -, avrebbe compiuto, in sei giorni di navigazione, andata e ritorno, la sua missione, fuori dalle acque spagnole.

Invece c’è stato un bel colpo di scena, perché  la Procura di Agrigento ha disposto martedì sera il sequestro della nave della Ong Proactiva Open Arms di Barcellona, ferma davanti a Lampedusa. Ha disposto anche l’immediata evacuazione dei profughi a bordo, ormai meno di un centinaio tra i quali molte donne. La decisione arriva dopo la visita del procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, a bordo della nave e l’annuncio della Spagna di aver disposto l’invio di una nave militare per prendere a bordo i migranti e portarli in Spagna. L’iniziativa spagnola è ora inutile perché, appunto, i migranti saranno trasferiti a Lampedusa.

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Oscar Camps, presidente della Ong Proactiva pen Arms, aveva chiesto di affittare un aereo che sarebbe costato 240 euro a migrante, quindi considerato che tra, sbarcati ne sono rimasti circa 100, 24 mila euro a carico del governo spagnolo.