È un passo storico che innesca altrettanti allarmi in alcuni Paesi del Nord dell’Unione Europea poiché incoraggia la speranza in quelli del Sud. La Commissione europea ha approvato mercoledì un piano di ripresa economica contro la pandemia del Covid-19 del valore di 750.000 milioni di euro. Di questo importo, 500.000 milioni di euro corrispondono a sussidi per fondi persi e 250.000 milioni a prestiti. Secondo fonti comunitarie, la proposta che Ursula von der Leyen porta al Parlamento europeo assegna alla Spagna 75.000 milioni di euro di aiuti non rimborsabili, il 15% del totale.
ursola

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea annuncia la distribuzione dei fondi anti-crisi ai Paesi Europei in difficoltà.
Per la prima volta in 60 anni, spingerà la Ue  a indebitarsi enormemente nei mercati finanziari. E, soprattutto, per la prima volta nella storia dell’Ue, trasferirà una parte di queste risorse sotto forma di sussidi non rimborsabili ai Paesi più colpiti da una crisi tanto inaspettata quanto devastante. Fonti comunitarie indicano che i due terzi del piano, mezzo trilione di euro, saranno iniettati come sussidi, distribuiti con una quota di distribuzione che favorirà i paesi più colpiti. Il resto, 250.000 milioni di euro, sarà distribuito come prestiti, senza tasse nazionali, ma con garanzie per garantire che nessun partner assorba troppo a scapito del resto.

Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, renderà pubblico il progetto alle 13:30 davanti al Parlamento europeo. Ma il Commissario europeo per l’economia, Paolo Gentiloni, uno dei principali promotori dell’iniziativa, ha twittato: “La Commissione propone un fondo per il recupero di 750.000 milioni che si aggiunge agli strumenti comunitari già lanciati. Una svolta europea perffrontare una crisi senza precedenti.

All’Italia vanno 172,7 mld di euro in aiuti, di cui 82 a fondo perso. È il prestito con la cifra più alta.