Molti miei amici spagnoli viaggiano molto spesso in Italia per lavoro. E, ahi loro, usufruiscono dei taxi, inanellando una serie costante di fregature, (resti sbagliati utilizzando monete fuori uso – la vecchia peseta da 50 va forte perché sembra due euros), e scortesie da manuale del cafone. Che sia ben chiaro che non tuti i nostri tassisti sono così, ma molti purtroppo sì. Sppaimo che i tassisti italiani sono una categoria particolarmente allergica alle tasse, infatti odiano accettare carte e bancomat per non dovere rilanciare attestati di soldi incassati. S’inventano la solita infantile litania del “è rotto”, “è finito il […]