Ricetta di Davide Oldani ‘Melanzana, anguria, origano, mandorla e Vortipa’Sempre la solita minestra? O meglio ancora, la solita pasta? Attenti, perché finalmente uno dei simboli della quotidianità italiana sta per cambiare la sua forma, ma non la sostanza. Nell’ambito della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, presso la mostra New Craft, allestita presso la Fabbrica del Vapore, è stata presentata la stampante in 3D della pasta del futuro con l’intenzione di ”proiettare l’Italia in un futuro da protagonista”,  come dichiara Stefano Micelli curatore e ideatore del progetto ambizioso firmato Barilla. Proprio visualizzando uno scenario futuro, Barilla, in collaborazione con il Centro di Ricerca Olandese TNO (Organizzazione Olandese per la Ricerca Scientifica Applicata), ha dato il via ad un interessante e avanguardistico progetto per creare emozioni, non solo attraverso il gusto del cibo, ma anche nel suo aspetto estetico. Perché anche l’occhio vuole la sua parte. Ecco come è nata la stampante 3D della pasta che può assumere forme e geometrie originali, offrendo l’occasione per  personalizzare le proprie ricette, rendendo il consumo un vero momento celebrativo del gusto e del design. Coloro che amano creare in cucina, chef, food lovers, ma anche le nostre mamme e gli addetti ai fornelli dei casa, potranno davvero creare dei fantasiosi piatti di sostanza e di forma.  Come funziona questa stampante? Nulla di fantascientifico, visto che si parte da un impasto semplice, ad esempio di semola di grano duro e acqua (anche si sta sperimentando l’utilizzo di altre miscele con grani di elevata qualità) che va inserito in questa stampante, che ha un ingombro di due metri e mezzo, all’interno nello spazio che, in quelle tradizionali, é destinato all’inchiostro. Ora si seleziona, via computer, la forma che si decide di produrre, selezionandola dalla libreria dei formati: et voilà, il gioco è fatto e in pochissimi minuti si ottiene pasta fresca dalle forme inedite, non presenti in commercio. La nuova pasta del futuro rinnoverà così il mondo dell’artigianato del food creando una grande offerta di forme, senza alterare il sapore. Autentica reinterpretazione della tradizione, la pasta 3D, riesce ad accogliere al suo interno il condimento e creare un vortice di sapore. Così come ha dimostrato dal vivo lo chef Oldani che, dopo una breve cottura (1 minuto) della pasta, scolata sul canovaccio, ha arricchito di sapore il capolavoro di acqua e farina con la sua ricetta ideata esclusivamente per il nuovo formato di pasta 3D “Vortipa”, garantendone il successo.  “ Si tratta di una cucina sartoriale, cioè disegnata su misura e in grado di esprimere la “creatività” di ciascuno – spiega Davide Oldani, chef stellato-. La stampante 3D è uno strumento potentissimo al servizio della nostra fantasia, perché ci permette di ideare nuovi accostamenti ed esaltare in modo inedito gli ingredienti della nostra tradizione gastronomica. È quello che abbiamo fatto oggi con la ricetta ‘Melanzana, anguria, origano, mandorla e Vortipa’ ”. Formato Vortipa realizzato con la stampante 3D Barilla

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