A sentirne parlare fa davvero impressione, soprattutto perché viene definita una vera epidemia. Fortunatamente, però, basta essere diligenti e disciplinati a tavola, ma anche quando si fa la spesa, per evitare di “ammalarsi” di obesità. In occasione dell’Obesity day, anche in Italia non sono mancate le iniziative per spiegare alla cittadinanza i “segreti” per evitare questa “patologia che sta colpendo gli adulti, ma anche i bambini, provocando complicanze che, in alcuni casi, possono sfociare in infarti, ictus, per non parlare delle malattie oncologiche. Ma anche di malattie neurologiche come l’Alzheimer, un’altra patologia che si sta diffondendo a macchia d’olio tra la popolazione e che, per determinati casi, la si può correlare all’obesità. La dott.ssa Angela Moneta, specialista in Scienza dell’Alimentazione, Istituto Neurologico di Mondino di Pavia, spiega come sia importante, a tavola, sicuramente scegliere la qualità, ma controllare anche anche la quantità. “L’Italia è la patria della dieta mediterranea, eletta come quella più equilibrata. La migliore per scongiurare le malattie. Occorre, però, limitare le dosi e non eccedere nella quantità, ad esempio dell’olio, ma anche dei cereali, quindi della pasta, del riso, del farro, l’apporto calorico dei quali, deve rappresentare il 50% delle calorie assunte quotidianamente. Sarebbe meglio utilizzare i cereali integrali perché ricchi di fibre che agiscono ai diversi livelli dell’intestino”. E le proteine? “ Due-tre volte a settimana è consigliabile optare per piatti unici che apportino i nutrienti dei cereali e anche le proteine dei legumi: pasta e fagioli, riso e ceci, ad esempio, sono scelte salutari e anche dal basso contenuto calorico”. Come rappresenta la sua piramide del cibo ideale? “A parte le cinque porzioni tra frutta e verdura che consiglio di assumere quotidianamente, tra i cibi più importanti promuovo il pesce che, grazie alla sua ricchezza di omega 3, è per definizione un cibo antinfiammatorio; seguito da pollo e pollame che apportano proteine con pochi grassi, da uova, latticini senza eccedere e infine la carne rossa e i dolci. Non voglio demonizzare la carne rossa, ma senza arrivare agli estremi come coloro che hanno scelto una dieta vegana, una-due volte alla settimana ci si può concedere un piatto di carne”.

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