Avete difficoltà a leggere il messaggio di vostro marito sullo smartphone? Faticate a vedere con chiarezza il Timeline di Facebook? Sono segnali preoccupanti di una vista che sta peggiorando e rende il leggere, scrivere utilizzare il computer, attività fastidiose, da mal di testa. Ebbene sì, signori, state diventando vecchi, come è successo a me.  Non chiamiamola però vecchiaia, bensì presbiopia, ovvero quel processo di perdita della capacità di messa a fuoco che parte dai 40 e si stabilizza verso i 65 anni. State tranquilli, non è una malattia, ma un fenomeno fisiologico e naturale, anche se le donne sono le più colpite. Del resto, si sa, siamo delle privilegiate, a detta degli uomini, ma non della natura. Tuttavia, negli ultimi anni, si assiste a un sempre maggior numero di persone che sviluppano precocemente la presbiopia. “Gli stili di vita odierni presuppongono sempre più efficienza visiva nel lavoro come nel tempo libero”, afferma la dottoressa Rossella Fonte, Professore a contratto di Contattologia, Corso di Laurea in Ottica e Optometria, Università degli Studi di Milano Bicocca. “Ore e ore passate al computer e la continua interazione con smartphone e con sistemi digitali in genere impegnano pesantemente la vista, imponendo all’apparato visivo un superlavoro che, alla lunga, risulta molto faticoso per gli occhi”.   E’ interessante scoprire, anche senza eccessivo stupore, che, secondo una recente indagine,  il 77% degli italiani possiede almeno uno degli 83 milioni di smartphone attivi nel Belpaese e circa 7 italiani su 10 (72%) hanno lo smartphone sempre in mano. Per danneggiare la vista possono bastare già 5-6 ore al giorno incollati allo smartphone, abitudine che accomuna molte persone: secondo il report annuale di Klaunier Perkins Caufield & Byers, le persone controllano lo smartphone circa 150 volte al giorno e trascorrono in media 4 ore al giorno davanti al cellulare. A riconferma di ciò, numerosi studi confermano come oggi la tecnologia monopolizzi letteralmente anche le mani di milioni di persone. Tonando alla vista, fate attenzione ai sintomi come difficoltà a vedere da vicino, mal di testa e bruciore agli occhi: non perdete tempo ed effettuate un controllo della vista da un professionista della visione che vi potrà proporre la correzione più adeguata. La presbiopia non si può prevenire, quindi un occhiale con lenti bifocali, previo controllo è una delle soluzioni. Oltre ai tradizionali occhiali, per i quali qualcuno nutre delle avversità, è stata messa a punto una nuova lente a contatto multifocale di cui non conoscevo l’esistenza.  Non fatevi intimorire perché non occorre che siate avvezzi alle lenti a contatto; oltretutto, pare che non si appannino, non scivolino, offrano un campo visivo completo e una visione ottimale a tutte le distanze.  Per ora sembra che sul mercato siano disponibili le lenti progettate da Acuvue, ma di certo l’offerta si amplierà. Aspettiamo la risposta del pubblico dei presbiti per capire il successo di questa innovazione in campo visivo.

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