Il segreto per non ammalarsi? Difendersi dalle infiammazioni, soprattutto da quelle silenti. E’ interessante sapere che il termine infiammazione, non è casuale. Ogni volta che il nostro organismo viene aggredito da germi e batteri, ma anche da virus e parassiti, si difende producendo calore utile per distruggere gli invasori. Più la reazione del corpo è veloce, prima guarisce. Capita, però, che l’infiammazione diventi cronica, come se il corpo vivesse in costante attacco degli agenti negativi. In questi casi, si scatenano numerose malattie, come ad esempio, quelle legate al metabolismo che, inevitabilmente, viene alterato. Il colesterolo, per esempio, si deposita nei vasi acquisendo un ruolo di diretto responsabile nell’insorgere di ictus e infarto, danneggiando le cellule cerebrali e favorendo, di conseguenza lo sviluppo dell’Alzheimer oltre a un’accelerazione del processo di invecchiamento. E’ importante sapere che esiste una serie di sintomi, spesso sottovalutata, che, se evidenziata per tempo, ci potrebbe aiutare ad evitare la cosiddetta infiammazione cronica silente. Vi chiederete di cosa stia parlando, ma pensate che la prima causa di questo tipo di infiammazione risiede proprio nell’abuso, tipico dell’uomo moderno, di cibi raffinati e pronti, di zuccheri, di grassi. Anche la celiachia è una forma di infiammazione: il glutine della farina bianca, a contatto con l’acqua, assume una consistenza ‘collosa’. Basti pensare che all’inizio del secolo era usata come colla per attaccare i manifesti. Questa sua caratteristica è la causa della chiusura dei villi intestinali e quindi dell’ infiammazione. Anche una semplice colite, ma anche dolori articolari e crampi, come un banale mal di testa, potrebbero essere la manifestazione di un’infiammazione in corso. Ancora l’alimentazione, dunque, sul banco degli imputati. E’ difficile dire quali siano i cibi infiammatori; anche qui non si può generalizzare. Sicuramente occorre fare attenzione a quegli alimenti che quotidianamente ingeriamo, di default: latticini, prodotti da formo, lieviti. State in costante ascolto dei piccoli segnali che potrebbero suggerirvi l’insorgenza di un’infiammazione. Se poi, preferite indagare più approfonditamente, basta un esame del sangue e rilevare la quantità di  Baff (B Cell Activating Factor) per capire se sia meglio evitare un certo tipo di alimento. Ma il cibo non è solo da considerare colpevole. Alcuni cibi hanno anche potere antinfiammatorio, come il mirtillo, i porri, l’aglio, il ribes nero, il maqui, la curcuma.

Tag: