fazzNon lo sopporto più. Mio marito, di punto in bianco, è diventato allergico e durante quella che normalmente si definisce bella stagione, di certo non per lui, entra in crisi, diventando anche più irritabile per i continui starnuti e i fastidiosi  raffreddori che si susseguono a ruota libera. Arriverà l’estate, ma intanto io devo sopportarlo e anche lui, nonostante sia in buona compagnia, visto che le allergie colpiscono tra il 20% e il 30% della popolazione italiana, numero annualmente in crescita, deve convivere con un disturbo non da poco.  Ho scoperto che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le malattie allergiche, come rinite e asma, si posizionano al 4° posto tra le patologie più diffuse nei paesi industrializzati. Mi ha incuriosito questa specifica: industrializzati. Va detto poi che le malattie allergiche non coinvolgono solo l’apparato respiratorio, ma possono colpire occhi, pelle, vasi sanguigni, apparato digerente, creando disagi che si possono manifestare con starnuti (e ne so qualcosa); ma anche  prurito, arrossamenti ed eruzioni cutanee, senza dimenticare l’iperlacrimazione, diarrea, vomito, tosse. Le allergie, in genere, si scatenano a causa di disordini del sistema immunitario che, “troppo reattivo”, non è in grado di riconoscere ciò che è realmente pericoloso e nocivo da ciò che normalmente non lo è. E fin qui, va tutto bene. Perché una persona diventa allergica? Senza dubbio, come per ogni patologia, esiste una familiarità, ma preoccupa che, fra le cause, figuri l’aumentata presenza di allergeni nell’ambiente dovuta all’inquinamento ambientale, la diffusione di cibi industriali sempre più raffinati, lo svezzamento precoce, e così via, tutti fattori in grado di alterare l’equilibrio del sistema immunitario.  Sempre più diffuse sono anche le allergie alimentari e quelle dermatologiche. Scappiamo? Andiamo su un’isola deserta? Non si può. Non ci resta che difenderci. Ma come? Secondo la campagna d’informazione promossa da “#PREVIENIleAllergie” si può ricorrere a moderni integratori alimentari in gradi di fornire una risposta efficace e naturale ai disagi stagionali. La Nutraceutica Fisiologica ha fatto passi da gigante: avete sentito mai parlare di estratti di uova di quaglia giapponese? Coturnix japonica varietà B-mina ha le sue radici nella Medicina tradizionale giapponese: da oltre quattrocento anni, in Giappone, le uova di quaglia sono tanto utilizzate per ridurre l’insorgenza dei sintomi allergici quanto per limitarne l’intensità, dimostrandosi quindi utilissime anche quando la sintomatologia è ormai in atto. Si tratta di un principio attivo che, in sinergia con lo zinco, previene e tratta i sintomi allergici, quelli dermatologici compresi.  Non dimentichiamo la disponibilità dei vaccini: l’Ait o Immunoterapia Allergene Specifica è una soluzione efficace. Esistono anche i farmaci di automedicazione che, però, agiscono già sulle fastidiose manifestazioni. Ancora una volta, prevenire è meglio che curare.

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