Il cuoco riceve una notarella da Charlie. Dice il noto sassofonista, in coro con BB, come faceva Bernabè a sapere dei misfatti presunti commessi nel passato?
Il cuoco ringrazia e chiarisce meglio. Cari commensali seguitemi perchè la questione riguarda un tema più generale: sono buoni tutti a fare la morale, quando non riguarda loro stessi. Per questo il cuoco dichiara sempre la propria più bieca putritudine. Ma andiamo per ordine e mettiamo in fila qualche data.
Che qualche cosa non andasse nel traffico generato da Telecom Sparkle si inizia ad intuire a novembre del 2006. Presidente della Telecom è Guido Rossi ( lo stesso che aveva dato un parere a Fastweb per la medesima questione, qualche anno prima). A gennaio del 2007, si occupa della vicenda un tal D’andrea, un passato in divisa, e un presente in Telecom, proprio grazie a Rossi. D’andrea e i suoi uffici iniziano a capire che il traffico generato da Sparkle poteva non essere del tutto regolare e lo scrivono in un rapporto interno.
A dicembre del 2007 arriva in Telecom BB. Passano 4-5 mesi, siamo a primavera del 2008, e sotto la gestione di BB vengono approvati i bilanci della controllata Sparkle e di Telecom per l’anno 2007. A pagina 48, caro Charlie, gli amministratori scrivono più o meno che tutto il traffico è regolare. Insomma il contrario di quanto gli uffici interni di Telecom avevano scoperto.
Un’indagine della magistratura per evasione di Iva e un parere di D’Andrea che qualcosa puzzava, potevano far suonare un campanellino d’allarme. E’ anche vero che in un’azienda complessa come Telecom come si fa a seguire tutte le virgole. BB ovviamente non può essere Mandrake, ma talvolta i moralisti pretendono esattamente questo dagli altri.
Un altro esempio. Luca Mazzitelli (arrestato) e Carlo Baldizzone (indagato), rispettivamente CEO e CFO di Telecom Italia Sparkle, fanno una gran carriera anche nella gestione Bernabé, aggiungendo agli incarichi nella controllata Sparkle anche incarichi nel gruppo: Mazzitelli nel 2008 diventata anche responsabile della funzione International business di Telecom Italia; viene licenziato a fine 2008. Ma al momento dell’arresto era ancora presidente, nominato nell’ottobre del 2009, della Path.Net, società controllata da Telecom Italia che gestisce importanti contratti con la Pubblica Amministrazione. Carlo Baldizzone diventa Responsabile direttore strategy Gruppo Telecom Italia a fine 2008 e a dicembre del 2009 è a fianco di BB e Patuano a illustrare al cda scenari e strategie di gruppo. Sparisce senza spiegazioni dal gruppo alla fine di gennaio.
Ueeeee Charlie Baker cerchiamo di capirci: qua nessuno dice che BB sia un poco di buono. Mica il cuoco crede che le promozioni di due manager che poi si sono rivelati impelagati nell’inchiesta e quella piccola contraddizione tra bilanci e audit interni, siano il segno di una nefandezza di BB.
Qua il cuoco ha voluto fare un esperimento di laboratorio. Ha preso la provetta pulita pulita di BB e ha cercato di dimostrare come il teorema “non poteva non sapere”, “è oggettivamente responsabile” giustamente non si può sempre applicare.