Cari commensali vi ricordate la zuppa su Franzen? E quanto vi avevo detto che mi piaceva. Bene, in “Libertà” c’è un capitolo favoloso nella sua drammaticità in cui la protagonista viene violentata da un suo compagno di college. Alla fine la protagonista non sporgerà denuncia convinta da sua madre: una donna progressista e liberal che non voleva compromettere il “buon nome della famiglia”. Infatti il clan dello stupratore era uno di quelli che contavaqno nella sinistra americana. E’ un capitolo tutto da leggere, è ben scritto e vi fa montare una certa rabbia.
Sapete perchè la vicenda di Strauss Kanh me lo ricorda? Tristane Banon è una giornalista francese figlia di Anne Mansouret, socialista, e candidata alla presidenziali del 2012. Tristane disse in un’intervista tv di essere stata violentata nel 2002 da DSK. Ma la madre, secondo quando lei stessa ammette, la convinse a non sporgere denuncia. Un caso identico a quello di “Libertà”. Senonchè oggi che DSK è in galera ci sta ripensando e vorrebbe riaprire il caso. Rispetto a Franzen la realtà va un po’ più avanti. La famiglia potente è in declino e allora si può procedere con la giustizia.
Sono favolosi questi progressisti di potere