Stefano Patriarca, responsabile del centro studi dell’Inps, ha fatto un po’ di calcoletti sulle pensioni. E sulla differenza di trattamento che avremo noi che andremo in pensione con il metodo contributivo (sulla base dei contributi versati) e gli altri che vedono il calcolo della propria pensione in qualche modo parametrato alle retribuziuoni.
Un lavoratore che l’anno scorso è andato in pensione con 2031 euro al mese (media delle liquidazioni Inps per i trattamenti di anzianità) avrebbe dovuto prendere non più di 1050 euretti (calcolando i contributi versati e rivalutati al generoso tasso del 9,5 per cento l’anno). “La differenza -scrive Patriarca- è come se fosse pagata con le entrate dei parasubordinati, degli immigrati, dai contributi di coloro che non arriveranno ad avere la pensione previdenziale anche se hanno pagato i contributi, e con i trasferimenti dello Stato. I 2031 euro sarebbero equi e corrispondenti ai contributi pagati andando in pensione a 75 anni”

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