La controriforma del Lavoro

Cerchiamo di cucinare un piatto base. Quello di un imprenditore con 10 dipendenti che voglia assumere con un contratto di apprendistato un giovane ancora non formato. Diciamo con una retribuzione di 1500 euro lordi per tredici mensilità. Con la controriforma Fornero siamo obbligati ad assumerlo per minimo sei mesi, mentre prima potevamo fare una prova anche più breve. Fino ad oggi era possibile assumere un apprendista per ogni dipendente. Da domani il rapporto sale a due apprendisti ogni tre lavoratori. Inoltre con la legge Fornero sarà possibile assumere apprendisti solo se nel triennio precedente risultano stabilizzati almeno metà dei contratti […]

  

L’assurda Tobin Tax

Le cattive idee davvero non muoiono mai. E una di esse ci perseguita da più di un secolo. Si chiama tassa sulle transazioni finanziarie. Praticamente tutti la attribuiscono al Nobel per l’economia, Tobin. Questa tassa è tra le più assurde che ci si possa immaginare. Tanto per servire l’antipasto diciamo subito che il suo massimo successo equivale alla sua morte. La Tobin tax, ideona che hanno spolverato i quattro dell’Ave Maria nel vertice di Roma, è infatti un’imposta etica. Essa viene per lo più propagandata e proposta per colpire l’orribile speculazione, i banchieri che la alimentano, e i commercianti finanziari […]

  

Come si fa a votare una boiata?

Giorgio Squinzi, il presidente della Confindustria, ieri si è fatto sfuggire che la riforma del lavoro che sta per essere approvata dal Parlamento, che poi verrà presentata in pompa magna ai partner europei e che è stata venduta come una modernizzazione del paese e fiore all’occhiello del governo Monti, ebbene tutta questa roba in realtà non sarebbe altro che un «boiata pazzesca». Ma, ha continuato Squinzi, «va approvata». Qualcuno dovrà poi chiedere conto alla Confindustria per quale motivo le imprese italiane debbono auspicare l’approvazione rapida di una boiata. Questa è materia da esperti. Forse gli stessi che solo pochi mesi […]

  

Una Lira bucata

I sondaggi dicono che molti italiani vorrebbero un ritorno alla Lira. Si tratta di una pazzia. Disegniamo uno scenario semplificato, ma realistico. Il 1 gennaio 2013 non so quale presidente del consiglio o della repubblica a reti unificate annuncia che siamo fuori dall’euro. E che il tasso di conversione della Lira con l’Euro è di uno a uno. Magari già che ci siamo con la finzione di una banda di oscillazione del 5 per cento (modello serpente monetario). Tanto per iniziare è chiaro anche ad un bebè che la banda di oscilazione è un fregnaccia. Essa come insegna la crisi […]

  

L’Imu e i conti della Serva

Il cuoco, su prezioso consiglio, si è messo a fare due calcoli sulla tassa espropriativa che entro il 18 dovremo pagare. Certo. Sempre che si abbia una casa. Circostanza questa che però riguarda più dell’80 per cento degli italiani. Il Governo si attende un gettito di 21 miliardi. Il calcolo però non è facile: per il banale motiovo che trattasi di tassa con la sorpresa. Insomma non sappiamo quali saranno le aliquote finali, posto che i comuni hanno la facoltà di alzarle o diminuirle (seeeeeee…), ma non hanno avuto il tempo di dircelo ancora. Ma ritorniamo ai calcoletti. I 21 […]

  

E’ tutta colpa di un frigo beige

E’ tutta colpa di quel dannato congelatore beige. A Phoebe piace da impazzire. Niente da fare. Marvin è davvero di cattivo umore. Ha fatto i conti e la piccola economia domestica della sua famiglia non gira. Marvin non perde tempo e annulla l’acquisto. È Jim, il superboss della catena di elettrodomestici, a ricevere la disdetta. Si chiude nel suo ufficetto, ci pensa su e chiama il suo distributore a Phoenix: «Ti ricordi il mio ordine del mese scorso? Bene, riducilo del 10 per cento; ho troppa merce in negozio». Rialza il telefono e, senza colpo ferire, annulla anche l’acquisto della […]

  

Le tasse di Laffer e quelle di Monti

Quaranta anni fa, il trentenne economista americano Arthur Laffer si trovò al ristorante Two Continents di Washington, con due politici che poi fecero una grande carriera: Donald Rumsfeld e Dick Cheney. Erano gli uomini forti dell’amministrazione Ford. Siamo in pieni anni ’70. Un periodo di forte inflazione. Il presidente degli Stati Uniti aveva un’ideona per risolvere la situazione: aumentare le tasse. A quel punto il giovane economista non ci pensò su due volte e per dimostrare l’assurdità della proposta prese un tovagliolo di carta e segnò due assi cartesiani. Su uno si registrava il gettito fiscale dello Stato e sull’altro […]

  

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