Secondo le prime proiezioni sulla Camera è ancora tutto in bilico. Tra cdx e csx ballano 0,5-1 punto percentuale, a favore di quest’ultima. Insomma siamo nell’intorno dell’errore statistico. I grillini, come si capiva dal Senato, fanno l’exploit. Ma grazie alla legge elettorale chi prende un voto in più degli altri si pappa il premio di maggioranza. Ci troviamo dunque con la Cemera bassa in cui un partito si porterà a casa 340 deputati, pari al 55 per cento dei seggi, con un 30 per cento (scarso) di consensi elettorali.
Vale, per la sinistra, lo stesso discorso del Senato, è del tutto evidente l’erosione che ha avuto a favore del voto grillino.
Monti, fa meglio di quanto previsto dagli Istant poll (la grande bufala di questa tornata elettorale) superando la soglia del 10 per cento. Se dovesse essere confermato e se i centristi di Casini dovessero prendere più del due per cento, Gianfranco Fini con il suo zero virgola, ritornerebbe in Parlamento. Per Casini il seggio invece dovrebbe arrivare dal Senato.
Il dato politico resta l’ingovernabilità. Alla Camera chiunque vinca lo farà dal punto di vista tecnico, ma solo per una manciata di voti.
Previsioni politiche: grosse Koalition o si rivà a votare. Ma questa è veramente la previsione in questo momento più difficile da fare.