Tutti, ma proprio tutti, i quotidiani scrivono che i talk show sono morti. E c’è un certo compiacimento nel notare come siano finite le vacche grasse per i divetti televisivi. Lunedì Quinta colonna il programma di Del debbio (quello più snobbato dai critici fenomeni, dopo Virus Rai) ha fatto registrare 1,4 milioni di telespettatori.
Il paradosso è che a compiacersi della crisi dei talk show sono giornalisti che lavorano in quotidiani che sommati non fanno il pubblico di Del Debbio. Neanche con il binocolo vedono quelle vette, che pure ridicolizzano.
Ragazzi se siete così bravi a capire e a pontificare sulla crisi del talk show, già che ci siete, perchè non date una mano ai vostri editori che fanno sempre più fatica a vendere una copia.
Detto così, senza acrimonia. Anche perchè mi sembra un po’ cretina questa nostalgie de la boue in cui tutti ci si divertono a ritornare nel fango in cui eravamo.
Se i talk show sono morti ( e bene non stanno), giornali e periodici dovrebbero correre velocemente al pronto soccorso, invece di brindare con il Krug.

ps Poi di telespettori e lettori, parliamo in un’altra occasione

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