Le ipocrisie della politica. Per combattere la corruzione Grasso&co con tutti i benpensanti dello stracavalo ci spiegano che la legge anticorruzione é improcastinabile. E poi la legge sul falso in bilancio non deve avere soglie: insomma se il barista o l’artigiano commettono un errore sará il giudice a decidere se é tenue o se merita il penale.
Tutta gente che si riempie la bocca di serietá, nuove norme, nuove leggi. Tutta gente che partecipa ad un convegno dietro l’altro. Tutta gente che andava a braccetto con Helg pres camera di commercio di Palermo che da una parte faceva manifestazioni anti-pizzo e dall’altra chiedeva le stecche ai pasticceri in aeroporto, dove, guarda caso, era vice presidente. Tutta gente inflessibile con gli altri e indulgente verso se stessa. Vero Lo bello e Montante che volevate tutti in galera, smistavate certificati di legalitá, e poi quando un pentito parla di uno di voi (montante che ha la delega alla legalitá per Confindustria) si tratta del solito fango. Lo sará senz’altro. Ma quante volte quel fango lo avete mestato voi per sconosciuti imprenditori siciliani? Si facciamo una nuova legge su falso in bilancio e sull’antocorruzione, puliamoci la coscienza, pontifichiamo di quanto siamo bravi sui giornali. Tanto poi a pagare saranno le imprese, gli imprenditori, che a differenza delle vostre chiacchere sulla legalitá, sanno che ogni giorno devono fare i conti con leggi e norme fatte da professionisti della dichiarazione (magari marci dentro) e che la vera legalitá la interpretano ogni giorni macinando affari per pagarvi lo stipendio.

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