Gli 80 euro e le ragioni di Friedman

Venerdì il governo darà via al cosiddetto Sblocca Italia. Nomi altrettanto evocativi sono stati dati a decreti precedenti. Nonostante ciò l’Italia è ferma al palo. Il governo Renzi ha fatto un passo in più rispetto ai predecessori: ha restituito agli italiani (o meglio solo a una certa fascia ben identificata) 10 miliardi di euro, in forma di riduzione fiscale. Non è poco. Eppure il Pil, il nostro reddito, è diminuito. Siamo tornati in recessione. Purtroppo il motivo è semplice: gli italiani non si fidano più. Cerchiamo di essere un po’ più specifici. Ogni riduzione fiscale dovrebbe generare una maggiore propensione […]

  

Economisti da rottamare

A un certo punto negli Stati Uniti fu varata una legge che obbligava ad installare i cosiddetti airbag in tutte le auto. Solo una pattuglia di libertari, un po’ pazzi, si dissociò. Uno di loro ebbe l’intuizione definitiva: se proprio non volete incidenti montate sui volanti delle auto, al posto dell’airbag, un coltellino che si conficchi nel petto in caso di urto. Tutti saranno portati a una guida iper prudenziale. Si tratta di un paradosso, ma anche di una provocazione: gli incentivi individuali contano più delle norme. Sono le idee anticonvenzionali (come quelle di Keynes o Friedman per i loro […]

  

Perché il Pil scende. Non solo numeri

Ieri l’istat ha certificato che l’italia é ritornata in recessione: la sua ricchezza diminuisce. Negli ultimi tre anni, non ci eravamo ancora accorti di esserne usciti. Oggi gli economisti ci spiegheranno il perché. Non ascoltateli. La gran parte sono diventati come i becchini, ci spiegano, semmai, perché il paziente é deceduto a tragedia avvenuta. Bella forza. Ci permettiamo di fare un elenco micro (economico) per far capire come mai le questioni macro (economiche) non girano per il verso giusto. Tutto si affannano a parlare di numeri (macro), ma il problema è di comportamenti. É del tutto evidente che il buon […]

  

Una tassa è solo una tassa

Il celebre telefonino della Apple costerà in Italia qualche euro in più. Il decreto Franceschini, dal nome del ministro della Cultura, ha stabilito l’aumento della tassa sulle memorie elettroniche. Così agli autori di opere di ingegno (cantanti, registi e così via) si deve riconoscere un contributo forfettario per il loro lavoro, anche quando esso venga copiato dal supporto originale a quello vergine. Vabbè, lasciamo agli esperti la lista dei beni colpiti e le contraddizioni di questa norma. A noi interessa il principio. La regola d’oro delle tasse è che queste ultime vengono pagate sempre e solo dai contribuenti. Non c’è […]

  

Renzi non accetta lezioncine

Tutto si puó dire di Matteo Renzi tranne che non sappia scegliere bene i propri nemici. Alcuni interessano questa zuppa, altri meno. Ieri in un’interessante intervista concessa a Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera, non si è risparmiato. Fulminante con i magistrati e le loro scelte maschiliste al Csm, tranchant (evviva) sui quattro «comitatini» che bloccano le grandi opere energetiche in Italia, e subdolo poi con Grasso e la Boldrini (specialità dove, però, è difficile eguagliare il nostro Granzotto) per la loro timidezza nel metter un tetto agli stipendi delle loro intoccabili istituzioni. Ma il centro polemico del premier […]

  

Quanto è stupida la tassa sui Cd

La questione ormai è abbastanza nota. Qualsiasi memoria elettronica è destinata a pagare una tassa (o chiamatela come diavolo via pare, se preferite contributo) alla Siae. E quest’ultima, al netto di alcune spese di funzionamento, la girerà agli artisti. Le chiavette Usb, le memorie dei cellulari, i cd e i dvd vergini: insomma tutto ciò che possa diventare supporto di audio e video. Il ministro della Cultura ha, come prevede una legge del 2009, alzato il valore di questo contributo. Gli artisti, generalmente squattrinati, ringraziano, i produttori elettronici, in genere facoltosi, piangono. Diciamo subito che un problema di pagamento delle […]

  

E’ finito il CDX e il CSX? pure

Per una volta qualche considerazione politica in questa zuppetta. Me l’ha ispirata la foto qui sopra. I due ritratti sono quelli di Augusto Minzolini e Corradino Mineo. Sono due giornalisti, oggi parlamentari. Il primo è stato direttore del Tg1 e, a parte aver promosso un noto incapace (vediamo se avete una memoria di ferro per ricordarvelo, anche se il soggetto è specializzato in bar e fanciulle), ha avuto il coraggio di fare un Telegiornale bello schierato e opinioned. Non so se questo è il ruolo di un tg pubblico, ma Minzolini è stata attaccato e infangato al di là di […]

  

730 di renzi, ma quale semplificazione

Questa roba della semplificazione fiscale per ora é poco più che una boutade. Anche un briciolo di semplificazione ben venga. Ma il problema é che quel poco arriverá, se arriverá, tra due anni buoni. Il cosidettto 730 precompilato dovrebbe entrare in vigore l’anno prox per i redditi del 2014. Ma é una clamorosa balla. Infatti nelle precompilazioni non ci saranno i dati sanitari. Come sapete dip e pensionati possono detrarsi il 19 per cento dei farmaci comprati e delle spece sanitarie. 190 euretti risaprmiati ogni mille spesi. Mica male. Ebbene nei 730 precompilati dell’anno prx non ci saranno queste spese. […]

  

Di nuovo Visco, si salvi chi può

L’abitudine è un potente isolante. Soprattutto in materia fiscale. Ma per quanto potente prima o poi rischia di cedere. Ci sono tutte le premesse che ciò avvenga grazie al governo Renzi. Basta vedere chi comanda al ministero dell’Economia per capire che nei prossimi mesi saranno dolori. Chi è che dice «le tasse devono essere sinonimo di solidarietà ed eguaglianza»? Attribuendo al fisco non solo un ruolo di tutela dei più deboli, ma una finalità politica di redistribuzione egualitaria? La nuova capa dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi (molto apprezzata dal Sole24ore, molto meno dai grandi contribuenti azionisti del foglio giallo che […]

  

Renzi e quelle nomine alle Ferrovie

Ma perché il governo Renzi ha scelto un uomo alla presidenza delle Ferrovie dello Stato? Vi sembrerà una domanda retorica e del cavolo. Mica tanto se si prendono a riferimento le nomine tutte al femminile fatte dal governo per le partecipazioni statali. Forse perché il presidente delle Fs ha un bel po’ di poteri, a differenza delle sue neocolleghe? Nooooo. Tra poco vedremo meglio. La vera domanda, riguardo chi guiderà i trenini, è però un’altra. Per quale misterioso motivo è stato rinnovato tutto il consiglio di amministrazione, che non era in scadenza. Formalmente non ce n’era bisogno. Era necessario sostituire […]

  

Quel Tesoro di giustizialisti e perdenti

Il governo italiano, attraverso i suoi rappresentanti del Tesoro, sta facendo il primino della classe nelle società a partecipazione pubblica. Il presidente del Consiglio se ne vanta e, pur ammettendo che si tratta di un codicillo pensato dal predecessore e da Saccomanni, tira dritto. Nonostante le brutte figure. Stiamo parlando dei requisiti di onorabilità dei consiglieri di amministrazione. Secondo i fenomeni del Tesoro, chiunque subisca un rinvio a giudizio (si badi bene non una condanna di primo grado) deve dimettersi dalla poltroncina più o meno dorata. Pensate cosa accadrebbe se una norma identica si applicasse all’universo dei nostri dirigenti pubblici. […]

  

Tassare i dividendi o i cassettisti?

E’ sempre più evidente che la tassazione sulle rendite finanziarie, in realtà è una tassa bella e buona sul risparmio. E che colpisce più il signor Rossi del signor Agnelli. Tra poche settimane uscirà anche in Italia il testo dell’omologazione economica di Piketty sulle (presunte) diseguaglianze economiche che crescono nel mondo. E sulle ricette (assurde) per eliminarle. C’è da scommettere che sarà il testo più citato dai nostri politici alla ricerca del consenso. E alla caccia di nuove forme di tassazione. Anzi, delle solite, e cioè quelle sul patrimonio. Ebbene, come dimostra la tassazione sulle rendite finanziarie portate dal 20 […]

  

il Blog di Nicola Porro © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>