Le teorie di Hayek tra diritto e legislazione

È un libro fatto molto bene. Si chiama Hayek, l’essenziale. È di Donald J. Boudreaux, con pregevole prefazione di Vaclav Klaus per Ibl libri. Come scrive bene l’autore: «Leggere Hayek direttamente non è sempre semplice, la sua prosa è caratterizzata da lunghe frasi e numerose proposizioni», e «con questo piccolo libro mi pongo l’obiettivo di illustrare nel modo più chiaro possibile l’essenza delle dieci più importanti idee economiche e politiche del premio Nobel austriaco». Vaclav Klaus, nella bio che introduce il libro, ci ricorda come Hayek sia più che un economista. Si contrappone subito alle contemporanee teorie keynesiane. Una battaglia […]

  

La finanza sale in passerella e celebra le nozze del lusso

Pambianco: nel 2016 acquisizioni in crescita del 30% nella moda. E aumenta lo shopping dell’Italia all’estero. La moda e il lusso sono il made in Italy. Ci lamentiamo spesso di marchi che vanno all’estero, senza però capire bene in fenomeno. Bottega Veneta da quando è stata comprata da una grande multinazionale francese è uscita dalla sua nicchia, in rosso, per diventare la nostra Hermes. Discorsi simili si potrebbero fare per alcune acque minerali, marchi di scarpe e persino per la birra Peroni. Il dinamismo delle operazioni di acquisizione e fusione, è anche segno della vitalità di un settore. Pambianco, una […]

  

Le toghe fanno saltare l’accordo perfetto sull’Ilva

Il pm patteggia con i Riva 5 anni e ottiene di investire nel gruppo 1,4 miliardi. Per il Gup è poco e salta tutto. Storia di una follia giudiziaria. Che pagheremo cara. Il procuratore di Milano, Francesco Greco, un signore piuttosto tosto, mette sotto indagine una parte della famiglia Riva: Adriano, il fratello del patron dell’Ilva Emilio, recentemente scomparso, e i due figli. Un’indagine che non riguarda le ipotesi di disastro ambientale relative agli impianti di Taranto. Su questo filone è iniziato il processo e vedremo nel futuro a cosa porterà. Francesco Greco si occupa di reati finanziari. Nelle sue […]

  

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Mustier paga subito tutto il conto per ripulire Unicredit dal passato

Prima settimana di aumento di capitale di Unicredit. Si tratta di una iniezione di capitale, monstre: 13 miliardi. Con un forte effetto diluitivo per gli attuali azionisti e pari al 70 per cento di quanto detengono in portafoglio. Ció vuol dire che se le Fondazioni, fondi e investitori istituzionali non dovessero mettere mano ai quattrini, il loro peso nella banca scenderebbe di molto. Per la veritá anche oggi l’azionariato è piuttosto frazionato e la banca si puó ben definire una public company. Resta sempre centrale per il nostro salottino finanziario: l’istituto di credito che un tempo stava in piazza Cordusio […]

  

La burocrazia on line? Chiusa per restauri

Ci sono due grandi testi che ogni liberale deve avere nel cassetto, quando si parla di burocrazia e della sua pretesa di sapere meglio dei singoli cosa sia giusto. Burocrazia di Ludwig von Mises, di cui già ci siamo occupati, e la sua continuazione ideale, con il medesimo titolo, scritta da William A. Niskanen negli anni ’70. Economista, scomparso nel 2011, Niskanen è stato uno degli ispiratori del programma economico di Reagan e padre della public choice. Entrambi, però, non potevano sapere o immaginare come i difetti del processo burocratico potessero essere ingigantiti dalla rivoluzione digitale. Meglio di qualsiasi recensione, […]

  

Quei sassolini seminati da Mustier e la marcia francese su Milano e Trieste

Premettiamo, tanto per essere chiari, che Unicredit è, nonostante tutto, un gioiellino della finanza italiana. Nulla a che vedere con i suoi competitor internazionali, che pure rischiano di fagocitarla, grazie ad un prossimo aumento di capitale a forte sconto. Ma qualcosa, da profani, vorremmo capire meglio. Sarebbe interessante che il suo numero uno, Jean Pierre Mustier, ci spiegasse, ma facile facile, alcune cosettine. Uomo di poche parole, tosto, rasato, ex paracadutista, con un solo neo: essere stato di fatto a capo di quel Kerviel che fece un buco di cinque miliardi a SocGen nel 2008. Facciamo un passo indietro. Mustier […]

  

Il punto di non ritorno

Purtroppo è necessario uscire dall’euro. E saranno dolori. Doppi. Per anni Antonio Martino ci ha spiegato, anche sulle colonne di questo Giornale, di come la costruzione dell’euro fosse pericolosa. Martino, e noi con lui, venivamo definiti euroscettici. Il pensiero unico vinse. Le tesi di Ciampi, Dini, Prodi e per finire Monti e Letta, prevalsero. Per anni anche noi euroscettici abbiamo pensato con Oa (una serie televisiva e visionaria): «Esistere è sopravvivere a scelte ingiuste». Insomma negli anni, nonostante fossimo contrari all’euro-costruzione, abbiamo ritenuto che mollare sarebbe stato un pasticcio, costoso. Era necessario sopravvivere ad una scelta ingiusta. Siamo arrivati ad […]

  

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Viva il mercato. Ma lo rispettino tutti i giocatori

Forse anche l’ispettore Clouseau sarebbe in grado di mettere in fila alcuni indizi. Il numero uno delle Generali è un manager, Philippe Donnet, che ha fatto gran parte della sua carriera in Axa. Ha appena silurato il suo direttore finanziario, Alberto Milani, assumendone alcune deleghe. Axa è la seconda compagnia assicurativa europea, con sede a Parigi, e da tempo ambisce a raggiungere la tedesca Allianz. Il dominus delle Generali è Mediobanca, il cui primo azionista privato è Vincent Bolloré. Il finanziere bretone sta provando a scalare, senza bussare alla porta, Mediaset e negli anni scorsi ha conquistato la maggioranza relativa […]

  

Evadere le tasse non è per forza un male: lo scriveva anche Einaudi

“Che i contribuenti combattano una diuturna, incessante battaglia contro il fisco scriveva l’economista che poi diventò governatore della Banca d’Italia e presidente della Repubblica – è cosa risaputa…” Come sapete la pubblicistica di Luigi Einaudi è sconfinata. Più volte in questa rubrichetta ne abbiamo parlato: dalle celebri Prediche inutili alle raccolte dei discorsi parlamentari realizzate da Libro Aperto. Einaudi ha scritto a lungo anche per periodici, dove esordì, e quotidiani. Oggi, soprattutto per la sua stringente attualità, vorremmo ricordare alcune righe scritte per il Corriere della Sera esattamente 110 anni fa. “Che i contribuenti combattano una diuturna, incessante battaglia contro […]

  

Il fisco sta benone, sono i contribuenti a passarsela male

Altro che meno imposte: il saldo a novembre segna +3,9% contro un Prodotto interno lordo inferiore all’1% Questa settimana il ministero dell’Economia ha pubblicato i dati ufficiali sull’andamento delle entrate tributarie erariali per i primi undici mesi dell’anno. Ebbene le nostre tasse hanno prodotto, e manca un mese alla fine dei conti, la bellezza di 404 miliardi di entrate centrali. Ma il dato più interessante riguarda il confronto rispetto al 2015: la bellezza di 15 miliardi di entrate in più. In termini percentuali una crescita del 3,9 per cento. La cosa è elementare: se lo Stato si è beccato un […]

  

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Gli sporchi giochi politici della Deutsche Bank

Sono passati cinque anni da quel 2011. E la verità sta venendo a galla: con le massicce vendite indebolirono Palazzo Chigi. Nella primavera del 2011, Deutsche Bank vende in blocco la bellezza di 7 miliardi in titoli di Stato italiani che aveva in pancia. Nella relazione trimestrale del 30 giugno 2011 si legge un numeretto impressionante. All’inizio del periodo la banca tedesca aveva in portafoglio 8 miliardi di euro tra Btp e Cct e alla fine del periodo la consistenza era scesa a 996 milioni. Come sempre avviene, e per una semplice legge economica, se un venditore getta sul mercato […]

  

Le vere macchine del fango non chiedono neppure scusa

Da Repubblica a L’Unità, i giornaloni difesero la Marcegaglia e ci insultarono. Ora l’assoluzione di Porro li sbugiarda e tacciono. Sono sei anni che aspettavo. Sono sei anni che tenevo nel mio archivio i ritagli dei giornali che mi descrivevano come un mostro. Due giorni fa il pm e il giudice mi hanno assolto con formula piena dal reato, poi derubricato, di tentata violenza privata nei confronti di Emma Marcegaglia. Solo il vostro affetto e dei colleghi del giornale, in quelle ore del 7 ottobre del 2010, mi hanno dato la forza di aspettare e di tenere nota di tutto […]

  

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