C’è un numeretto molto sottovalutato, ma che determinerà il numero dei nostri occupati, la crescita della produzione e della ricchezza italiana. È il cambio tra dollaro ed euro. Nei primi sette mesi del 2011 era pari a 1,41 dollari per euro. Nel medesimo periodo del 2012 l’euro si è notevolmente deprezzato rispetto alla valuta americana: e per comprare un biglietto verde erano necessari 1,28 euro. Una moneta comune debole comporta una maggiore facilità per le nostre imprese di vendere bene i servizi all’estero, grazie al positivo effetto del cambio. Ovviamente per noi diventano più care le importazioni. Il meccanismo è […]