Dal 1979 l’Iran è una spina nel fianco degli Stati Uniti. E le motivazioni reali, chiaramente, sono geopolitiche oltre che ideologiche (anche se queste, vista la nota influenza dell’Israel lobby a Washington, soprattutto in campo repubblicano, non sono comunque secondarie). Da un lato, con il regno dell’alleato Pahlavi, gli americani potevano esercitare un controllo indiretto su un territorio puntato come una lancia verso il cuore della massa continentale eurasiatica e quindi dell’URSS (oggi occupato dalla Russia e dai Paesi dell’Asia centrale) e questo, dopo la rivoluzione degli ayatollah, non è ovviamente più stato possibile. E, mai come oggi, con la progressiva […]