Progresso, tecnologia, innovazione, futuro, digitalizzazione. Concetti che sono solitamente espressi sempre e solo in senso positivo, per il loro impatto sulla società umana. Eppure non sempre il progresso ha portato cambiamenti in meglio. Basti pensare alla bomba atomica, o alla disoccupazione provocata dalla “robotizzazione”. Insomma, senza essere “luddisti” a tutti i costi, dal progresso, a volte, sarebbe bene diffidare. Specialmente quando questo rischia di disumanizzare la società. Lo spiega, ad esempio, nel suo ultimo lavoro (“Cyberuomo. L’alba del transumanesimo e il tramonto dell’umanità”, edito da Arianna Editrice), la scrittrice torinese Enrica Perucchietti. Uno dei primi capitoli si apre con un […]