Gli iBonds rappresentano una recente innovazione nel panorama finanziario, combinando la diversificazione tipica degli ETF con la stabilità delle obbligazioni. Questi strumenti stanno guadagnando popolarità, soprattutto tra gli investitori che cercano una maggiore prevedibilità nel mercato del reddito fisso.

Cos’è un iBonds e come funziona?

Lanciati da BlackRock, gli iBonds sono ETF obbligazionari a scadenza fissa. A differenza degli ETF tradizionali, che mantengono un’esposizione a varie scadenze con un turnover di obbligazioni, gli iBonds detengono un portafoglio di titoli con una data di scadenza definita. Questo significa che gli investitori ricevono cedole periodiche e un pagamento finale alla scadenza del fondo, rendendo gli iBonds simili a un investimento diretto in obbligazioni, ma con il vantaggio della diversificazione.

Vantaggi degli iBonds

Gli iBonds stanno riscuotendo un successo crescente, soprattutto per alcuni motivi chiave:

  1. Prevedibilità dei rendimenti: Gli iBonds offrono una maggiore trasparenza sui rendimenti attesi grazie alla scadenza fissa, un vantaggio rispetto agli ETF tradizionali, soggetti a maggiore volatilità.
  2. Costi ridotti: Essendo ETF, i costi di gestione degli iBonds sono generalmente più bassi rispetto ai fondi obbligazionari tradizionali.
  3. Maggiore controllo temporale: La scadenza fissa consente agli investitori di pianificare il proprio portafoglio in modo più accurato.
  4. Diversificazione: Gli iBonds permettono l’esposizione a un ampio paniere di obbligazioni, riducendo il rischio specifico legato a ciascun titolo.

Differenze tra iBonds e ETF tradizionali

Un aspetto cruciale degli iBonds è che mantengono le obbligazioni fino alla loro scadenza. Al contrario, gli ETF tradizionali ribilanciano continuamente il portafoglio per mantenere una scadenza media costante. Inoltre, in uno scenario di tassi di interesse in calo, gli ETF tradizionali possono trarre vantaggio dall’aumento dei prezzi delle obbligazioni, cosa che non avviene con gli iBonds. Tuttavia, questa limitazione è compensata dalla stabilità dei rendimenti e dal pagamento finale garantito alla scadenza.

Dove investono gli iBonds?

Gli iBonds offrono un’ampia gamma di opportunità d’investimento, con portafogli che includono obbligazioni corporate e governative. Alcuni prodotti, come gli iBonds di Amundi e iShares, forniscono esposizioni più mirate, ad esempio sui titoli di Stato italiani. Inoltre, questi strumenti possono essere denominati in diverse valute, tra cui euro e dollari americani, offrendo ulteriore flessibilità agli investitori.

Gli iBonds sono facilmente reperibili sulla Borsa Italiana. Puoi trovare maggiori informazioni e strumenti per la ricerca diretta a questo link.

Criticità degli iBonds

Nonostante i numerosi vantaggi, gli iBonds presentano alcune criticità. La liquidità di questi ETF tende a diminuire man mano che ci si avvicina alla scadenza, rendendo più difficile la vendita rapida delle quote. Inoltre, gli iBonds non permettono di beneficiare dei guadagni di prezzo in caso di ribasso dei tassi di interesse, un vantaggio che invece caratterizza gli ETF tradizionali.

Per valutare correttamente questi aspetti, il “Circolo degli Investitori” offre un tool avanzato che consente di analizzare la liquidità degli ETF. Puoi approfondire questi strumenti nel seguente video esplicativo:

Conclusione

Gli iBonds rappresentano una soluzione innovativa e a basso rischio per gli investitori che cercano stabilità nel mercato obbligazionario. Con costi contenuti, rendimenti regolari e la possibilità di pianificare con precisione l’orizzonte temporale, gli iBonds sono un’opzione interessante. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli delle limitazioni, soprattutto in termini di liquidità e mancanza di benefici legati ai cali dei tassi d’interesse.

In un contesto di incertezza economica, gli iBonds possono offrire agli investitori un equilibrio tra stabilità e rendimento. Per ulteriori approfondimenti, iscriviti al nostro corso gratuito sull’utilizzo di tool di analisi avanzata.