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Wi-fi gratis per i migranti. Succede a Udine. Nel Comune guidato dal centrosinistra fa discutere fortemente la proposta dell’Amministrazione – in fase di studio –  di dotare la ex caserma Cavarzerani, di via Cividale, dove si trova un centro di accoglienza per richiedenti asilo, di una propria antenna wi-fi, così da facilitare le comunicazioni degli ospiti stranieri con i propri familiari, tramite l’uso di applicazioni gratuite quali Whatsapp e Skype, e per evitare “assembramenti” indesiderati di un gran numero di migranti nelle vie e nelle piazze dove il wi-fi è gratuito, davanti a palazzo D’Aronco, sede del Comune, ma anche in piazza Libertà e in piazza Venerio, ad esempio, come specifica il MessaggeroVeneto.

Rendere il centro storico più godibile e fruibile per udinesi e turisti, evitando assembramenti di un numero di persone troppo alto, come è avvenuto ad esempio negli ultimi mesi in alcune zone del centro storico – queste le dichiarazioni dell’assessore all’Innovazione Gabriele Giacomini – assembramenti troppo numerosi infatti possono ostacolare la fruibilità degli eventi e delle manifestazioni oltre che dei monumenti cittadini più importanti“. Prosegue: “Per quanto riguarda i richiedenti asilo invece ci siamo confrontati con il prefetto Zappalorto ed è emersa questa esigenza per cui abbiamo ritenuto di installare un’antenna anche alla Cavarzerani. Si tratta di una spesa di poche migliaia di euro che sarà a carico del Comune mentre per la sistemazione delle ex caserme Cavarzerani e Friuli il Ministero ha stanziato due milioni di euro”. Una spesa di poche migliaia di euro, di questi tempi, può pesare.

Secche le repliche. Forza Italia Udine, tramite Vincenzo Tanzi, parla di “populismo mascherato e mischiato in ogni modo e in ogni luogo al concetto di accoglienza, divenuta ormai puro servilismo da parte delle Istituzioni – e specifica che – per i profughi tutto è dovuto. Adesso spunta anche un’antenna e per la connessione wi-fi nell’ex caserma Cavarzerani, a spese dei contribuenti. Mantenuti con vitto e all’alloggio, potevano farsi mancare in casa la connessione veloce? Cosa dobbiamo aspettarci ancora, cosa gli manca che non hanno? Qui non si tratta se pochi o tanti soldi che palazzo d’Aronco spende per installare un’antenna, come afferma l’assessore Gabriele Giacomini. È l’approccio che è sbagliato. Sfido chiunque a smentirmi. Se fossero stati gli udinesi residenti nella zona di via Cividale a chiedere un’antenna wi-fi per migliorare e potenziare la connessione per uno scambio dati più veloce, l’amministrazione comunale avrebbe tirato fuori mille scuse. Il patto di stabilità, i fondi insufficienti, non è previsto negli obiettivi del Comune”. Così come riportato da Udinetoday.it.
Dura la replica anche di Forza Nuova, in una lettera di Lorenzo Mestroni, segretario del movimento di Udine, indirizzate all’Amministrazione Comunale: “Voi evidentemente non sapete che per una famiglia normale, accedere ad una linea wireless con l’allaccio adsl o in fibra ottica, prevede spese dure da sostenere e rincari di bollette. Non capiamo  perché il Comune non si sia mosso con tanto affanno per dare disponibilità di internet a zero spese per i quartieri popolari di Udine. Forse perché è cosa buona e giusta tenere a bada il più possibile questo fiume di uomini (donne e bambini non se ne vedono), in attesa di dare loro un lavoro o qualche altro impiego che i nostri giovani italiani non vogliono più fare”.
Sì, perché, a quanto pare, il mood della completa integrazione potrebbe essere insita nelle corde dell’attuale amministrazione udinese fin dai suoi albori, come si legge nelle linee programmatiche 2013-2018: “La progressiva presenza di cittadini immigrati renderebbe possibile un ricambio generazionale della forza lavoro, altrimenti arduo visto il calo delle nascite”.

Netta anche la presa di posizione di Fratelli d’Italia della provincia di Udine, nella persona di Riccardo Prisciano (autore del libro Nazislamismo): “La sinistra friulana continua a sbagliare. Dopo aver imposto le U.T.I. ed aver distrutto la sanità, continua il razzismo verso gli italiani. Invece che regalare il wifi ai clandestini, la Serracchiani pensi a garantire l’efficienza delle comunicazioni a tutti quei poveri anziani che vivono in Val Torre, Carnia e Val Resia e che spesso non riescono a contattare nemmeno il 118 per mancanza di segnale. Sempre, prima gli italiani”.

A quanto pare, però, le iniziative per l’accoglienza a Udine non si fermano qui. L’Associazione “Ospiti in arrivo”, insieme al Circolo ARCI MissKappa, ha organizzato, per opera di volontariato, una raccolta “di biglietti dell’autobus per garantire ai richiedenti asilo di poter raggiungere la caserma Cavarzerani con la linea numero 4, che collega la stazione ferroviaria con il capolinea di via Argentina, passando proprio di fronte al campo”,  (IlFriuli.it). “Una rete che Ospiti in Arrivo spinge affinché sia resa istituzionale – dichiara ancora Francesca Carbone, Presidente dell’Associazione – con una convenzione tra la Prefettura e SAF, il gestore della rete locale dei trasporti”.

Integrazione, sostituzione, tolleranza e accoglienza. L’Italia, gli italiani. Parafrasando il titolo di vecchio western: continuavano a chiamarli  Immigratis.

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