Dal Papa, agli antifascisti, fino a chi odia il presepe: San Francesco non era un hippy, né una scusa. Contro l’ideologizzazione della funzione della Fede

San Francesco non era un hippy. Esattamente come non lo era Cristo, che per un pelo non diventa una maglietta post-Woodstock. Essi non erano ciò che può far comodo. Erano ciò che erano. E così con questo valzer di mistificazioni, quest’epoca comprende, forse, la peggiore delle ideologizzazioni della funzione della Fede. Peggiore, forse, dei Patti Laternanensi, poi Craxi-Casaroli del 1984; peggiore, forse, delle Madonne a caso nei riti ‘ndranghetisti, o nel breviario di Totò Riina, mai pace all’anima sua. Una fu convenienza, l’altra demenza. Oggi, invece, lucidissima devianza. Alla storia non rimane la convenienza, troppo legata al momento; né la […]

  

Non nei pupazzetti, non tra i migranti. Il presepe è altrove, ad Amatrice

Simbolicamente, sinceramente… Non annamo a cercà Maria pe’ Roma, si dice nella Capitale. O Cristo è ovunque, o non è da nessuna parte. Nell’epoca che tutto vuole relativizzare, la strada per il ritorno ai significati è la salvezza. Esploratori, e non archeologi. Andiamo alla ricerca del significato, perché ci possa rinnovare l’origine. La battaglia non è solo nel fare il Presepe, nel farlo fare, nel tutelarlo nelle piazze, nelle scuole, ma nel rinnovarne l’essenza, soprattutto in quest’epoca disgraziata. Nutrire l’etica e l’estetica, per salvare l’origine e trasformarla in un prodotto che nel tempo parla di noi e ci rappresenta a […]

  

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