Trivelle: dall’Italia estrarre cultura, altro che Petrolio e multinazionali

Ah, quel sano gusto perduto di cercare la scheda elettorale nei cassetti di casa per far finta che in giro ci sia la demokrazia! La demokrazia…cos’è, una zia indemoniata? Nell’attesa di tornare a sentirsi per qualche ora cittadini a tutti gli effetti, c’è una riflessione da fare. All’italiana: trivelle sì, trivelle no, se famo du spaghi. Non si fa altro che parlare di estrazione da settimane. E di trivelle e permessi, di multinazionali e di voto. Di voto, sissignori. In tempi in cui non si riesce proprio a decidere chi governerà il nostro Paese passando per le urne, in pieno e […]

  

Il muro va alzato contro l’Europa vigliacca

La comunità è fallita. Tutto un grande lavaggio di mani, eppure ci vorrebbero due attributi così per salvare il salvabile di questa versione fallimentare di Occidente europeo. Se le lava l’Austria – che pretende che l’Italia rallenti il flusso migratorio e non spedisca più migranti/immigrati/clandestini/opportunisti nelle terre di Heidi – se le lava l’Italia – quello che dice l’Austria non è giusto, “ci appelleremo alle regole europee”, tuona Renzi, non essendogli rimasto altro da fare che tuonare come un temporale di parole -, se le lava Mattarella – che dall’alto del suo grigiore si limita alla marcia cadenzata, lenta e quasi […]

  

Il PD come le sorprese dell’ovetto Kinder

In ogni confezione di democrazia, un Pd a sorpresa, dipinto a mano, sempre diverso. Intorno ai postcomunisti moderni, vi è una mistica linguistica. Una storia politica in prosa, romanzata di chi, volendo o non volendo, per caso o per davvero, capace o meno, si trova sempre al posto di comando. PD, storia di (im)Possibili Declinazioni. In principio fu il Partito Develtronico. Trauma e smarrimento quando Valter Veltroni, romanissimo duce, magno Caronte, fondatore del partito, si dimise. Primo segretario, con la fiducia delle primarie dell’Ottobre 2007 in cui ottenne il 75,8 per cento dei voti, lasciò al suo destino il PD […]

  

Statue? Impacchettate Renzi e speditelo in Iran a fare un corso di tolleranza

Stiamo a vedere quando toccherà a noi italiani non essere offesi. Come ebbi modo di scrivere. Dà fastidio il crocifisso? Guardassero altrove. Dà fastidio la patatina marmorea della Venere o gli attributi bronzei della Statua equestre di Marco Aurelio? Andassero altrove. Facessero altrove la farsa. Che so, in Villa Borghese tra i mezzi busti. Ritorno al medioevo o giù di lì? A quando per pudore venivano fatti ricoprire i nudi della Cappella Sistina? O per essere politicamente corretti del Glande Sistina (tanto, visto che ci siamo…)? Coerenza! Ora basta. Se integrazione deve essere, lo sia per davvero. Togliete la biada […]

  

Onore all’avversario Ingrao

È quando si spengono gli uomini che si accende la storia. Seppure fosse il faro dell’altro lato del mondo, rispetto a quella che io vivo come casa, come via, è impossibile non rendersi conto che la dipartita di Pietro Ingrao lascia riflettere anche noi che siamo al di qua di qualcosa che è all’al di là tra quella che un tempo era sinistra e destra. Finché qualcuno non lascia questo mondo, non misuri mai al centimetro il divario, l’assenza. Percepisci il passato divenire di colpo presente ed il presente traspone nel futuro. E se sarà questo presente italiano a costituire […]

  

Non fate uscire Renzi dall’Italia

In Italia, lo conosciamo bene Mr.Shish. Conosciamo le sue gaffe nazionali, il suo appeal. Ma cosa si fa per curare l’immagine del nostro Paese? Per un Renzi che non finisce mai di volare tra le nuvole, ci vorrebbero centotre Samantha Cristoforetti al giorno. Se per ogni Cristoforetti che scolpisce l’immagine d’Italia nei tempi, con gesta di incalcolabile grandezza e qualità, arriva un Renzi qualsiasi a cancellare ogni traccia di gloria nazionale, il rapporto è maledettamente sproporzionato. Dunque, italiani, impegnatevi per voi e per la vostra terra: siate astronauti, letterati, scienziati, pensatori, grandi sportivi, siatelo in fretta ed in grande quantità, […]

  

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