Bene, ma non benissimo. Scagliamo la censura all’arte, nel mondo del porno. Così trasgressivo al massimo da fare da solo, con un vibratore. Un mondo talmente trasgressivo che per fare la rivoluzione chiederebbe il permesso ai Carabinieri, parafrasando Leo Longanesi. Ebbene, la Terese sognante, Thérèse dreaming, di Balthus, inciterebbe alla pedofilia (un’innocente adolescente, sognatrice, effimera. Ferma, mentre si muove dentro. Con le gambe aperte, a far vedere le mutandine, candide, bianche. Come inconfutabile segno di assenza dal reale, in quel momento), mentre nella nostra quotidianità basta andare su Telegram, rovistare in un paio di chat, iscriversi nel gruppo di qualche […]