Dantedì? Se Dante potesse ci picchierebbe, altroché. Per lui la libertà era sacra, per noi il lockdown è infinito

Lui uscì a riveder le stelle, liberandosi dal male, noi, a malapena, possiamo uscire per fare la spesa. Celebrare Dante in galera, leggerne i suoi versi, musealizzarne l’essenza disinnescandola in maratone di lettura online. Feticismo fariseo. Pareva brutto non fare niente nel giorno dei settecento anni della sua nascita, ovvio. Anche oggi, ci siamo puliti la coscienza. L’equilibrio è ristabilito. Possiamo evocare il nome dei padri, possiamo disturbare il sonno glorioso dei giusti, possiamo leggerne i versi, persino masturbarci sopra le loro pagine, ma ormai il bluff è svelato: nel profondo nostro, profondo rosso, non sentiamo più accendersi il motivo […]

  

Un anno di lockdown, un anno di insopportabile umiliazione. Ora basta! La vita non è un crimine

Un anno come una botta in testa. Confusione, smarrimento. Vi vengono richiesti solo cinque minuti del vostro tempo agli arresti domiciliari. Un anno fa, abbiamo imparato a misurare il peso della libertà in un tempo che si crede libero perché può permettersi pressoché qualsiasi cosa: che fiacca minchiata. Libertà è partecipazione. Come, di grazia, stiamo partecipando a quanto accade, a quanto ci sradica da ogni diritto? Qual è la partecipazione in un anno di editti del faraone, Dpcm, di decisioni politiche che, ormai, esulano da un sostegno scientifico, piste da sci chiuse in mezz’ora, senza preavviso? Qual è la partecipazione […]

  

Borrelli, ci siamo rotti le palle delle leggerezze e della confusione mentre l’Italia combatte, impazzisce e muore. Basta!

Anche solo svegliarsi al mattino è diventata una fatica. “Il 16 maggio potrebbe essere la data giusta per la fase 2?”, “Se l’andamento non cambia, potrebbe essere, come potrebbe essere prima o dopo, dipende dai dati” ha risposto Borrelli ai microfoni di Rai Radio 1 sottolineando che al momento la situazione è stazionaria”. Lanciato lì, così, senza arte, né parte, senza ulteriori spiegazioni, come un decreto qualunque, su un Facebook qualunque. Lanciato in faccia agli italiani disperati, internati, isterici e con le tasche sempre più vuote. Tirato lì, così, con la solita confusione, in piena sondocrazia: io, la butto lì, in […]

  

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