federica-mogherini.jpg_1081767504CUORE DI MADRE
Gentile Federica Mogherini, mi permetto di scriverLe perché in questi giorni è rimbombato nelle mie orecchie un assordante silenzio: il suo.
Il 4 Aprile scorso, all’indomani della strage chimica di Kahn Sahykur, in Siria, dove 80 civili sono stati uccisi, ho ascoltato le sue dichiarazioni in qualità di Alto Rappresentante degli Affari Esteri per l’Europa.

L’ho vista turbata nonostante il suo ruolo istituzionale, nonostante il gravoso compito di rappresentare la politica estera dell’Unione Europea.
Davanti alle telecamere di tutto il mondo, con coraggio, lei ha deciso di rompere il protocollo ed il linguaggio ufficiale e burocratico che la diplomazia impone; ha deciso di parlare “come madre e non come politico”, come lei stessa ha detto. L’ho apprezzata molto.
Di fronte a quelle immagini di bambini siriani morti o agonizzanti la coscienza di ognuno di noi si è rotta in mille pezzi e nel vuoto che non si colma, è stato confortevole pensare che chi ci rappresenta nelle Istituzioni internazionali più importanti, mantenesse una piccola parte di umanità, dolore, sconcerto, paura nel proprio cuore, rendendosi così simile a noi.
Quella strage, di cui ancora non si conosce il colpevole nonostante l’Occidente abbia già deciso chi sia, ha sconvolto ognuno di noi.

fotoLA FOLLIA DELL’UOMO
Ora però, gentile Federica Mogherini, mi chiedo perché in questi giorni, di fronte alla altrettanto terribile strage di bambini sciiti ad Aleppo, il suo cuore di madre non ha battuto con uguale emozione e indignazione. Perché uno strano silenzio, che sembra indifferenza, ha gelato le sue parole che invece sarebbero servite?
Quasi 100 bambini sono stati uccisi in uno dei crimini più efferati della guerra siriana. Erano profughi che attendevano di essere trasferiti nelle zone controllate dall’esercito siriano e fuggire dai territori sottomessi alle bande mercenarie di quei terroristi che l’Occidente si ostina a chiamare “ribelli moderati”; erano per lo più bambini con le loro mamme. Erano stanchi e affamati. Sono stati attirati da un camion che doveva consegnare loro cibo e fatti saltare in aria secondo un piano preciso, vittime sacrificali di un Dio dell’orrore.
Perché quei bambini sciiti non meritavano la stessa condanna internazionale, la stessa voce dell’Europa Unita che si dice impegnata in prima linea nella difesa dei diritti umani e nelle vita dei più deboli?

Signora Mogherini, la prego, guardi questo video girato pochi attimi dopo l’esplosione che ha fatto a pezzi 100 bambini. Lo guardi e lo riguardi come ho fatto io; ascolti le urla di donne e bimbi, guardi quei corpicini e tiri fuori il suo orrore di mamma non la sua freddezza di diplomatico. Non è un gioco sadico mostrare queste immagini ma un dovere che in questo caso, non so perché, i media occidentali hanno disatteso.
Perché la follia dell’uomo sottende spesso i processi storici, ed è la vera variabile impazzita con la quale dobbiamo fare i conti per trovare una ragione che spesso non c’è.
Di questo crimine sappiamo chi sono i colpevoli: gruppi sunniti all’interno di una lotta intestina tra fazioni islamiste.
Signora Mogherini, perché non una sola parola su chi da anni questi gruppi arma e finanzia, a partire dall’Arabia Saudita uno dei regimi più oscurantisti della terra, primo al mondo per violazione dei diritti umani e che da decenni finanzia il terrorismo internazionale e l’integralismo islamista che si sta diffondendo nelle nostre città europee?

Schermata 2017-04-20 alle 10.24.46AWRA
Signora Mogherini, ora guardi la foto di questa bimba. Si chiama Awra ha 4 anni e ha perso la vista durante un bombardamento avvenuto a Mosul il 17 marzo scorso; perché Awra non è siriana, è irachena.
Sua mamma e molti dei suoi amichetti sono morti sotto quelle bombe: quasi 300 civili. Awra è stata salvata dai medici di Emergency e presto tornerà a vedere ma, conficcate nella testa e nelle gambe, ha ancora molte schegge. La storia di Awra è stata raccontata in questo articolo.
Le bombe che hanno devastato la vita di Awra non erano dell’Isis e neppure di qualche truce dittatore mediorientale, di quelli contro cui la nostra coscienza di occidentali ama scagliarsi quando ha bisogno di trovare facili nemici necessari a dividere l’umanità in buoni e cattivi; queste erano bombe democratiche, umanitarie; erano bombe americane. Il bombardamento che ha ucciso quasi 300 civili a Mosul è stato effettuato dagli aerei degli Stati Uniti.
Perché non ho sentito la sua voce di madre provare orrore per questo crimine?
Perché il suo cuore di mamma non ha mai battuto davanti alle 50.000 bombe che solo nel biennio 2015-2016 Barack Obama (premio Nobel per la Pace) ha lanciato su sette paesi del Medio Oriente producendo un numero di morti civili che stranamente i media occidentali non hanno mai quantificato?

Il nuovo Presidente americano Donald Trump, davanti ai bambini morti per il gas chimico ha esclamato: “nessun figlio di Dio dovrebbe mai patire un orrore simile”. È giusto, ed è stata questa sua indignazione a spingere l’America a bombardare la Siria violando il diritto internazionale nell’indifferenza di chi, come lei, avrebbe dovuto difenderlo.
Ma Le chiedo, signora Mogherini,  i bimbi sciiti di Aleppo o quelli iracheni di Mosul o quelli yemeniti uccisi dai nostri alleati sauditi con l’aiuto di Washington e Londra, sono forse figli di un Dio minore?

LO SPAZIO DELLA MENZOGNA
Signora Mogherini, lei sa che ciò che non si esprime non esiste e sottraendo una sua parola a questi orrori, lei ha negato la loro esistenza; in pratica  è come se per lei Awra o i bambini sciiti di Aleppo non fossero mai esistiti.

Noi tutti sappiamo che la guerra è lo spazio della menzogna, che il mondo delle relazioni internazionali è il luogo della dissimulazione, che spesso la ragion di Stato comprime il senso della nostra umanità lasciandola ombra residuale nei nostri comportamenti.
E sappiamo anche che l’Occidente democratico non si è fatto scrupoli di utilizzare menzogna, dissimulazione, ingiustizia, disumanità nella sua storia anche recente: Vietnam, Iraq, Serbia, Libia, Siria.
Ma io so,  signora Mogherini, quando lei si è appellata al suo cuore di madre era sincera. Continui ad esserlo.

Dopo l’attentato di Bruxelles, un anno fa, lei si presentò davanti alla conferenza stampa internazionale in lacrime, non reggendo la tensione che il momento imponeva, svelando tutta la debolezza di questa Europa piena di regole, vincoli, burocrazie ma priva di leadership politica. Io criticai aspramente la sua incapacità di ricoprire il ruolo che le compete come una delle donne più potenti del mondo; ma in fondo in quella inaccettabile debolezza c’era un suo velo di umanità che la rendeva diversa e che io forse non ho compreso.

Henry Kissinger definiva il burocrate colui che “nella realizzazione del mondo non ha parte” perché “la sostanza del mondo non lo riguarda e la realtà finisce nella struttura organizzativa di cui fa parte”. E’ tutta qui la differenza tra un politico ed un funzionario.

La prego signora Mogherini, se l’Europa ha ancora un senso, esso è quello che voi che la governate siete in grado di dare; e allora, perlomeno ci illuda che questa Europa sia qualcosa di più di un gruppo di burocrati indifferenti a ciò che capita loro intorno e ai bisogni dei popoli che loro pretendono di rappresentare. In questo momento i cittadini europei hanno bisogno di leader che li guidino nella verità e non di burocrati che li governino con l’inganno e il falso pietismo.

Signora Mogherini, racconti la verità sulla guerra in Siria. 


 Su Twitter: @GiampaoloRossi

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