Che fine ha fatto Mr. Skripal?

UN SILENZIO ASSORDANTE Per settimane i media di tutto il mondo hanno raccontato con dovizia di particolari la storia di Sergej Skripal, l’ex spia russa avvelenata insieme alla figlia Yulia, in un tentativo di omicidio che il governo britannico ha immediatamente attribuito a Putin e al Cremlino. Senza una prova portata e con indagini appena all’inizio, il 12 marzo il Premier britannico Theresa May si è presentata davanti al Parlamento inglese affermando che era “altamente probabile” che la Russia fosse responsabile dell’attentato. Quel “altamente probabile”, che in qualsiasi contesto razionale avrebbe obbligato cautela e prudenza, è stato invece il via […]

  

Skipral e il tweet sparito: l’Occidente delle fake news

1,2,3 … E IL TWEET PIU NON C’È È sparito un tweet. L’hanno cancellato dopo averlo scritto. Hanno eliminato le prove di un errore. Tutto sommato una cosa che succede migliaia di volte ogni giorno su Twitter. Quindi cosa c’è di strano? C’è di strano innanzitutto che il tweet lo ha cancellato il Foreign Office dal proprio account. C’è di strano che non era un tweet qualunque ma parlava del caso Skripal e attribuiva in maniera incontrovertibile a Mosca la responsabilità dell’accaduto: “Un’analisi condotta da esperti di fama mondiale presso il laboratorio di Scienza e Tecnologia di Porton Down ha […]

  

Colpire Putin per educarne 100

CASO SKRIPAL: DOMANDE SENZA RISPOSTA Perché i servizi segreti di Mosca (o Putin in persona secondo alcuni) avrebbero deciso di eliminare una ex spia russa che vive a Londra, consegnata da loro stessi agli inglesi 10 anni prima e che avrebbe da tempo cessato ogni attività? Per “vendetta perché i russi non perdonano i traditori”, spiegano quelli che le cose le sanno. Ma allora perché non l’hanno fatto fuori negli anni in cui la spia era prigioniera nelle carceri di Mosca? E poi perché farlo a 15 giorni dalle elezioni presidenziali in Russia che vedranno Putin conquistare il quarto mandato e […]

  

Infowar: le manipolazioni inglesi sull’Ucraina

I CATTIVI PIÙ CATTIVI La storia è arcinota, ce la raccontano ogni giorno i media, gli intellettuali, i politici. Il mondo è diviso in due: i buoni e i cattivi. I buoni siamo noi, gli Occidentali. I cattivi sono tutti gli altri. I cattivi sono cattivi per tanti motivi: perché sono dittatori (tranne quando i dittatori sono amici nostri), perché sono terroristi (tranne quando i terroristi sono amici nostri), perché sono manipolatori della verità (tranne quando i manipolatori sono amici nostri). Tra questi ultimi, i cattivi più cattivi sono i russi. Loro sono i maestri nella cosiddetta Infowar, vale a dire il […]

  

“Allah is gay”: il cortocircuito multiculturale

LA MOSCHEA “FEMMINISTA” Quando, nel Giugno scorso a Berlino, è stata inaugurata la prima moschea “progressista”, tutti i giornali del mondo ne hanno parlato. La fondatrice Seyran Ates, avvocatessa curdo-turca, ha affermato che l’unico modo per combattere l’integralismo è: “introdurre un marchio femminista e liberal nella fede islamica”. E così nella moschea, non solo donne e uomini possono pregare insieme, ma imam maschi e femmine si alternano nella preghiera, cosa inaccettabile per la tradizione musulmana; inoltre la moschea è aperta anche ai gay di fede islamica e persino per ai “non musulmani” che possono andare lì e pregare il loro Dio. […]

  

Terrorismo: non vi azzardate a confondere le acque

“BIANCO” MISERABILE Lanciare un furgone contro civili inermi che stanno uscendo da una moschea dopo aver pregato, è un crimine ignobile; un atto d’orrore e di vigliaccheria. Darren Osborne, il “bianco” inglese di Cardiff che ha compiuto questo atto, è un miserabile e mi auguro che possa marcire in galera (o in un’ospedale psichiatrico) per il resto dei suoi giorni. Poteva essere una strage e non lo è stata per pura casualità. Quell’uomo è stato immediatamente accusato di terrorismo; questo consentirà alla magistratura britannica di imputargli il massimo delle pene possibili per la tentata strage con l’applicazione delle aggravanti previste. […]

  

Manchester: i “ribelli moderati” che uccidono i nostri figli

ACCORDO SEGRETO C’è un rapporto diretto tra la strage di Manchester e la scellerata guerra in Libia che, nel 2011, Londra condusse insieme a Parigi e Washington per abbattere il regime di Gheddafi. Partendo dalle origini libiche di Salman Abedi, il giovane attentatore, è possibile ricostruire la follia di una politica estera che l’Occidente conduce da anni in Medio Oriente aiutando coloro che poi uccidono i nostri figli. Vediamo perché. Due anni fa il giornale britannico The Guardian pubblicò dei documenti rinvenuti a Tripoli dopo la caduta di Gheddafi. I documenti aprivano uno squarcio importante su una storia che i […]

  

Russofobia: due secoli di “fake news”

LA BUFALA DI PIETRO IL GRANDE La russofobia è un sentimento diffuso nel mondo anglosassone e affonda le sue radici in almeno due secoli di storia. Per gli inglesi d’inizio ‘800, la Russia divenne un incubo quando lo zar Alessandro I ricacciò i francesi da Mosca inseguendoli fino a Parigi dove entrò trionfalmente quel 30 marzo del 1814 che segnò il destino di Napoleone. Quel giorno un brivido scosse anche i circoli diplomatici di Londra e la corte britannica fino a quel momento simpatizzanti di Mosca: se i russi potevano arrivare in Francia, voleva dire che potevano arrivare dovunque. Per […]

  

Londra vieta l’ingresso ai cristiani e lo concede agli islamisti

ST. THOMAS Il Ministero degli Interni del Regno Unito ha vietato l’ingresso a tre arcivescovi cristiani di Siria e Iraq, invitati direttamente dal Principe Carlo per presenziare l’inaugurazione della cattedrale siro-ortodossa di Londra. E così l’arcivescovo di Mosul (Nicodemo Sharaf), quello della valle di Ninive (Timothius Shamani) e quello di Homs e Hama in Siria (Selwanos Alnemeh), hanno dovuto rinunciare alla cerimonia a cui era invece presente lo stesso Principe di Galles, che, davanti a oltre 600 invitati della comunità religiosa, ha dichiarato che la consacrazione della cattedrale (intitolata a San Tommaso) è un segno “profondamente incoraggiante, in un momento in […]

  

Libia: nuove verità su una guerra sporca

MENZOGNE E BUONI PROPOSITI “Non abbiamo molto tempo. È una questione di giorni, forse di ore. Ogni ora e giorno che passano significano un ulteriore giro di vite e di repressione contro la popolazione civile che vuole la libertà; ogni ora e giorno che passano aumenta il peso della responsabilità sulle nostre spalle”. Era il 17 marzo del 2011 quando davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nel pieno della crisi libica, il Ministro degli Esteri francese Alain Juppè pronunciava queste parole con la determinazione ed il pathos tipici dell’uomo di governo quando mente. La Comunità internazionale doveva decidere […]

  

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