Colpire Putin per educarne 100

CASO SKRIPAL: DOMANDE SENZA RISPOSTA Perché i servizi segreti di Mosca (o Putin in persona secondo alcuni) avrebbero deciso di eliminare una ex spia russa che vive a Londra, consegnata da loro stessi agli inglesi 10 anni prima e che avrebbe da tempo cessato ogni attività? Per “vendetta perché i russi non perdonano i traditori”, spiegano quelli che le cose le sanno. Ma allora perché non l’hanno fatto fuori negli anni in cui la spia era prigioniera nelle carceri di Mosca? E poi perché farlo a 15 giorni dalle elezioni presidenziali in Russia che vedranno Putin conquistare il quarto mandato e […]

  

La Ministra di Soros

UNA GIORNALISTA DI FIDUCIA È l’11 Dicembre del 2008 quando Chrystia Freeland, giornalista canadese e Managing Editor del Financial Times, invia una mail a Michael Vachon, uno dei più stretti collaboratori di George Soros. La Freeland sta preparando un articolo sul miliardario ungherese e si rivolge a uno dei suoi uomini più fidati (Vachon è suo consigliere personale e portavoce) con tono amichevole e confidenziale, per chiedergli la cortesia di inoltrare a John Podesta, capo staff di Hillary Clinton , la richiesta di una sua intervista “breve e puntuale”. La mail, tra le tante pubblicate da Wikileaks all’interno dello scandalo […]

  

Papa Francesco Soros

M’INQUIETA Lo dico con la morte nel cuore, ma questo Papa m’inquieta. M’inquieta il suo estremismo ideologico, l’assenza di profondità con cui sembra affrontare temi epocali che scuotono dalle fondamenta la nostra società. M’inquieta la sua puntuale strategia mediatica, perfettamente coerente con le esigenze del mainstream da cui sembra golosamente attratto. M’inquieta il fatto che lui dica esattamente quello che le élite mondiali vogliono sentir dire. M’inquieta, su alcuni temi, vedere la Chiesa di Roma succube dello Spirito del Tempo, in linea col peggior mondialismo tecnocratico la cui deriva stiamo scontando sulla nostra pelle. M’inquieta, sull’immigrazione, sentire un Papa parlare […]

  

Canaglia schiavista

SILENZIO PARLA IL PROFETA È inutile che vi girate dall’altra parte fischiettando. Ce l’aveva con voi gentaccia da quattro soldi, xenofobi di periferia, volgari populisti dalla provincia profonda. La “canaglia razzista” di cui ha parlato il Profeta, siete voi. Come chi è il Profeta? Ma allora siete anche ignoranti oltre che razzisti. Il Profeta è Roberto Saviano, l’intellettuale, il guru, il Maestro Venerabile del Pensiero Collettivo, il dispensatore di parabole politically correct, il puntuale riempitivo dei salottini televisivi di Fazio da 11 milioni di euro (con i soldi vostri). Insomma, lo scrittore di Gomorra, quello per cui l’umanità si divide […]

  

Soros, Orbán e Netanyahu

ISRAELE E UNGHERIA La notizia potrebbe essere di quelle che fanno sobbalzare sulla sedia gli osservatori poco accorti o quelli che non leggono questo blog. Per voi, invece, che siete assidui lettori di questo spazio di libertà, sono convinto che non sia altro che una conferma di quanto proviamo a raccontare da tempo qui sopra. La notizia è questa: Israele si schiera dalla parte dell’Ungheria contro George Soros. Per chi fosse distratto, ricordo chi è il signore in questione: Soros è lo speculatore globalista con il vizietto di destabilizzare governi democraticamente eletti e nazioni sovrane, esportando conflitti sociali, guerre civili, […]

  

Idiozia e dolo. Come la sinistra prepara l’invasione

QUEI MANIFESTI DEL PD Era il 2009 e le città italiane si riempirono di questi manifesti colorati, targati Pd. Doveva ancora venire il “contrordine compagni” con cui, nel lessico politically correct della sinistra italiana, la parola “clandestini” sarebbe stata abolita; anche per legge, visto che pochi anni dopo il governo Renzi-Alfano avrebbe depenalizzato il reato di immigrazione clandestina togliendo, di fatto, l’unico freno legislativo all’invasione dal Mediterraneo. Ma il manifesto piddino del 2009, rimane una pietra miliare della stupidità della sinistra, della sua criminale responsabilità nel disastro che stiamo vivendo, della sua ipocrisia vestita di peloso umanitarismo. In quei mesi […]

  

Manchester: i “ribelli moderati” che uccidono i nostri figli

ACCORDO SEGRETO C’è un rapporto diretto tra la strage di Manchester e la scellerata guerra in Libia che, nel 2011, Londra condusse insieme a Parigi e Washington per abbattere il regime di Gheddafi. Partendo dalle origini libiche di Salman Abedi, il giovane attentatore, è possibile ricostruire la follia di una politica estera che l’Occidente conduce da anni in Medio Oriente aiutando coloro che poi uccidono i nostri figli. Vediamo perché. Due anni fa il giornale britannico The Guardian pubblicò dei documenti rinvenuti a Tripoli dopo la caduta di Gheddafi. I documenti aprivano uno squarcio importante su una storia che i […]

  

Soros: l’ebreo che odia Israele

COMPLOTTISMO CARICATURALE Per la pubblicistica complottista George Soros è l’espressione di una sovrastruttura mistica identificata con un presunto progetto di conquista del mondo; la versione moderna del famoso complotto “pluto-giudaico” con cui il ‘900 giustificò l’antisemitismo. Lui, ebreo ungherese fuggito alla persecuzione nazista e uomo della grande finanza, rappresenta l’archetipo perfetto del cospiratore al soldo di Sion. Di questa pubblicistica caricaturale si serve il sistema di potere mediatico, che Soros finanzia abbondantemente, per delegittimare chiunque provi a dimostrare la reale pericolosità del personaggio e di quella finanza apolide a cui lui appartiene e che non ha scrupoli a realizzare rivoluzioni […]

  

Macedonia di Soros

UN PERFETTO LABORATORIO La Repubblica di Macedonia è grande più o meno come la Sicilia ed ha la metà dei suoi abitanti. Molto tempo fa in questo angolo di Europa (in realtà in un territorio più ampio che comprendeva anche parte della Grecia), nacque una delle più grandiose stirpi d’Occidente che arrivò a dominare il mondo e domina tuttora la nostra memoria. Di quella storia, oggi rimane poco o nulla anche perché i moderni macedoni non sono i discendenti di Alessandro Magno, ma delle tribù slave giunte in questa terra dopo la caduta dell’Impero Romano. Tolto quel periodo storico, la […]

  

Russia: prove tecniche di Rivoluzione colorata

LA “BRUTALE REPRESSIONE” 15 giorni di carcere e 300 euro di multa. Questa è la pena che il “brutale e repressivo regime di Putin” ha inflitto al dissidente Alexey Navalny per aver organizzato, qualche giorno fa, una decina di manifestazioni non autorizzate in altrettante città russe. Una pena minore di quanto si sarebbe preso in Italia per lo stesso reato. Difficilmente però da noi gli avrebbero consentito di attendere in tribunale la lettura della sentenza, facendosi selfie con il telefonino e twittando ad uso e consumo del mainstream occidentale: “Ciao dal tribunale di Tver verrà un giorno in cui saremo […]

  

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