LA FEROCIA Oggi di 40 anni fa, Sergio Ramelli cessava di vivere in un letto dell’Ospedale Maggiore di Milano dopo un’interminabile agonia. Aveva 19 anni. Quarantotto giorni prima era stato aggredito davanti alla sua casa da un commando militante di sinistra e massacrato a colpi di chiave inglese; gli aprirono il cranio spappolandogli il cervello senza pietà. L’omicidio Ramelli, per ferocia, follia e crudeltà, fu uno dei più efferati degli anni ’70. Lui, giovane militante di destra, non era un picchiatore né un fascista, almeno per come l’immaginario conformista dei custodi dell’ipocrisia dipingeva i giovani del Msi. La sua principale […]