[photopress:idro1.jpg,full,centered]Chi vive a Milano sa perfettamente cosa sia l’Idroscalo, per gli altri bisogna  spiegare. Come direbbe il Ferrini di arboriana memoria in <quelli della notte>, lo dice il ragionamento stesso: è uno scalo per idrovolanti realizzato alla fine dagli Anni ’20 nelle vicinanze dell’ aeroporto di Linate che serviva ad ampliare i collegamenti commerciali col capoluogo milanese. Con il declino dell’idrovolante come mezzo di trasporto, l’ampio bacino acquatico è diventato nel tempo un polo di attività ricreative e sportive che già nel 1934 ospitava le sue prime gare di canottaggio. Oggi è uno dei posti migliori dove correre a Milano. Non è sempre stato così, lo è diventato grazie alla ristrutturazione che ne ha fatto la Provincia in tutti questi anni e  presto dovrebbe ospitare anche il progetto di una Università della corsa con trainer e strutture a disposizione dei runner per allenarsi e migliorarsi. Un bel percorso segnato di oltre sei chilometri che costeggia lo scalo d’acqua e s’intrufola tra ponti di legno e boschetti che danno una bella sensazione di fresco anche quando a Milano c’è afa. Corrono gli atleti del Cus Milano, corrono le squadre di triathlon e corrono gli impiegati della Mondadori e dell’Esselunga in pausa pranzo. Ci andiamo spesso anche io, Luca , Andrea e Davide. E un modo per allenarsi, fare due chiacchiere e riposare la mente con un po’ di silenzio.  Da poco abbiamo scoperto le casette dell’acqua ( fresca, ghiacciata, gasata ma soprattutto gratis…) e i vaporizzatori che sono un vero godimento nelle giornate più torride. Basta schiacciare il bottone rosso della colonnina che s’incontra sul percorso, mettersi sotto i getti d’acqua fresca nebulizzata  e chiudere gli occhi. E quasi una magia. Milano? Da qui sembra lontanissima…