[photopress:mara_1.jpg,full,alignleft]É cambiato tutto. La decima edizione della maratona di Milano che si correrà domenica 11 aprile è un’altra maratona e speriamo sia un po’ più rispettata dai milanesi che non corrono. É cambiata la data, è cambiato il percorso, sono cambiati look, colori e anche il presidente che ora è Linus, il deejay maratoneta, che ha portato entusiamo ma anche iscritti col traino della sua radio. La maratona ad aprile, nei giorni del salone del design, è una scommessa su cui ha messo la faccia l’assessore alle attività produttive del Comune di Milano Giovanni Terzi che questa idea ce l’aveva in testa già da un po’. Nonostante tutto. Non più una maratona invernale «riservata» a qualche migliaio di appassionati e che rischiava di accartocciarsi su se stessa, ma un evento capace di attirare atleti e turisti come capita a Londra, Berlino, New York, Barcellona e in molte altre città del mondo. Perciò serviva una scossa. E così quando a novembre l’assessore si è impuntato e ha convinto gli organizzatori di Rcs-Sport e Rosa Associati a far slittare di sei mesi la partenza, gli appassionati sui blog e sui siti web che parlano di corsa lo hanno ricoperto di improperi. Ma lui ha tirato dritto e ha fatto bene perchè la nuova maratona, al di là di ogni aspettativa, ha già superato i cinquemila iscritti con atleti in arrivo da oltre 44 Paesi. Certo, Roma supera i 15 mila e Firenze i 12mila tanto per restare in Italia, ma qui si doveva voltar pagina e ricominciare cercando di creare un evento che potesse nel giro di qualche anno diventare un fiore all’occhiello per Milano anche in vista dell’Expo. Vedremo come andrà a finire ma va detto che, rispetto alle edizioni passate, l’aria che si respira quest’anno intorno alla Milanocity marathon è davvero tutt’altra cosa eccezion fatta per un blocco del traffico nel giorno della gara che si doveva fare e invece non si farà. Ma ci si deve accontentare. «Sono convinto che questo sia un anno nuovo per la maratona- spiega Terzi- E sono sicuro che sarà un grande evento per Milano: da qui partirà il riscatto per i runners della nostra città». Ora è cominciato il conto alla rovescia. Tante, le novità a cominciare dal percorso. Si parte non più dal centro ma dai padiglioni della Fiera di Rho-Pero traguardo al Castello Sforzesco attraversando, fra le tante strade, zona San Siro, il Bosco in Città, corso Sempione, piazza Duomo, l’Arena civica, corso Venezia e piazza San Babila e costeggiando anche i Navigli. É una scommessa anche questa, fatta da Linus e dal direttore della maratona Andrea Trabuio che il tracciato lo hanno percorso e ripercorso in scooter cercando di limare punti critici e di contatto con gli irascibili automobilisti milanesi. «I numeri non sono certo quelli delle grandi maratone internazionali- spiega Linus- ma i presupposti per diventarlo ci sono. Milano ha talmente tanti appassionati che questo è un traguardo doveroso da raggiungere. Il percorso ci aiuterà ad avere un rapporto migliore con la città e credo che ci metterà al riparo dalle critiche perchè abbiamo cercato di ridurre al minimo i disagi per il nostro passaggio. La città ha il dovere di amare la maratona, ma anche la maratona ha il dovere di farsi amare». E che sia la volta buona.