E’ per una giusta causa che torno a parlare della maratona di Milano. Non sono fissato, come  qualcuno potrà pensare, ma questa notizia mi era sfuggita e l’ho riacciuffata oggi, per caso, nel cestino informatico del mio computer facendo un po’ di pulizia perchè si era mezzo impallato. Prodigi della tecnica che ogni tanto  ( molto spesso) mi sfugge… Ma veniamo al dunque. Anzi torniamo al dunque visto che si tratta dell’11 di aprile.  Al via c’era anche Francesco Canali , il 42 enne corrispondente da Parma della Gazzetta dello Sport malato di Sla, di cui avevo già scritto qualche mese fa. Era su una carrozzina perchè non muove più nè gambe né le braccia, spinto fino al traguardo da quattro amici suoi amici (Claudio Rinaldi, caporedattore centrale de La Gazzetta di Parma, Gianluca Manghi, Gianfranco Beltrami e Andrea Fanfoni). é stata una prova generale perchè a novembre Francesco Canali sarà presente alla maratona di New York. Dice lui: «Ce la faremo, anche se poi non è nemmeno così importante. Io sento di aver già vinto perché con questo progetto ho già raggiunto il mio scopo. Attorno a me si sono mobilitati in tanti: abbiamo iniziative, una raccolta di fondi (www.vincilasla.it) , abbiamo sensibilizzato la gente su questa malattia ancora poco conosciuta. Ma soprattutto sento di riuscire a dare un contributo, un messaggio a tanti altri malati come me,  alle loro famiglie: nonostante le limitazioni si può fare una vita normale. Sono stato alla Maratona di Milano, e mi sento un uomo fortunato>.