Haile Gebrselassie ha vinto la “Great North Run”, la più importante mezza maratona al mondo che si è corsa domenica da Newcastle South a Shields, nella contea di Tyne a Nord dell’Inghilterra. Il 37enne fuoriclasse etiope ha tagliato il traguardo 59’33 precedendo il kenyano Kiplimo Kimutai (1h01’23») e il marocchino Jaouad Gharib (1h02’00«).  Questa la cronaca della gara, che potrebbe finire qui perchè che Gebre domini una mezza maratona di per sè non fa neanche tanto notizia, visto di cosa è capace e a cosa ci ha abituato. Ma ciò che mi colpisce della “Great North run” sono i 54mila atleti al via e i 40mila arrivati al traguardo. Un fiume impressionante che spiega perchè questa  “mezza” sia  la più importante al mondo. La prima Great North Run si corse trent’anni fa. Dodicimila atleti al via che pian piano si sono moltiplicati fino ai 54mila di due giorni fa.  Una corsa  diventata  evento che, un po’ come  per la maratona  di New York,  fa un po’ da cartina di tornasole per iniziative  di solidarietà e di charity. L’ultima in ordine di tempo è quella di Ellie Goulding, postar inglese con la passione del running. La sua “Ellie Runs”  è diventata la colonna sonora della gara e servirà per raccogliere fondi per la British heart foundation.