Ebbene sì, sono cominciate le cene di Natale. E siccome quella organizzata per Smarathon lo scorso anno era venuta particolarmente bene si è deciso di replicare. L’obbiettivo era il solito, raccogliere un po’ di fondi da destinare alla ricerca per la Sma, l’atrofia muscolare spinale.  Missione compiuta, bravi tutti. Il posto era nuovo, un bel locale di via Pasubio che si chiama Panta Rei e che, anche se ho fatto il classico, non traduco perchè cosa significa tanto lo sanno tutti. Nuovo il posto ma tante facce note perchè alla fine  la gente che corre si riconosce. Gira e rigira il giro e quello. La maratona di Firenze, la Stramilano, il viaggio a Berlino, la tapasciata nell’Oltrepò:  incontri le persone, ceni insieme a loro, ci corri, ti saluti e poi le ritrovi. Ecco,  la cena Smarathon che ormai è diventata anche quella dei Podisti di marte e del Runner club della Gazzetta , è un po’ il riassunto delle puntate precedenti. Ci si stringe a tavola perchè hanno risposto di sì in tanti, si cena, si chiacchiera e mettono in programma le prossime corse, quelle da fare insieme. Così ritrovi facce che non vedevi da un po’. Ritrovi Ezio e ti torna in mente la canoa che spacca il ghiaccio sull”acqua all’Idroscalo; ritrovi Manuela e pensi che prima o poi la “mezza” di Vigevano va fatta; ritrovi Elena , la mamma di Rebecca, che ora a i capelli corti e sta benissimo., ritrovi Luca e Andrea che in realtà vedi quasi sempre. E poi Guido che ha un piccoletto che cresce  e ora fa i conti con le pappe, Gabriele che invece ha due figli dell’età dei miei ma molto, molto più bravi dei miei o Manlio con tutti i suoi progetti e con la sua pubalgia che per il momento lo far star fermo. E finalmente riesci anche ad incontrare Fabrizio, una primula rossa ( in tutti i sensi). La cosa divertente e che ci scriviamo, ci telefoniamo, facciamo le stesse corse e gli stessi viaggi, siamo spesso negli stessi posti ma riusiamo sempre a sbagliare  i tempi: cose da marziani!