Una volta si diceva che le donne erano il sesso debole. U na volta, appunto. Che non sia più così lo si capisce ormai ogni giorno. Sul lavoro, a casa, nelle difficoltà, nello sport loro, mamme e mogli, spessono ci bagnano il naso. Qualche anno fa andai con mia moglie al centro di medicina dello sport di Milano in viale Tunisia per la visita medico-agonistica. Alla fine dei test il dottor Aghemo mi guardò negli occhi e davanti a tutti e due sentenziò: <Lei lo sa vero, che tra voi due la vera atleta è sua moglie?>. Da allora la tengo d’occhio e ho intensificato gli allenamenti. Ma torniamo alla cronaca, in Australia per la precisione. Una mamma è diventata la prima donna a correre senza neanche un giorno di interruzione attorno a tutta l’Australia. Sarah Mycroft, 32 anni, ha completato  la corsa di 14.772 km sulla scalinata dell’Opera House di fronte alla  baia di Sydney, da dove era partita il 4 aprile. Ha impiegato 238 giorni, a una media giornaliera di 62,3 km, consumando 15 paia di scarpe. Sara che era arrivata ventesima nella maratona di Londra del 2002, ha dedicato ’impresa alla raccolta di fondi per la Fondazione di ricerca sul diabete giovanile, e conta di arrivare all’equivalente di 14 mila euro. Con la squadra di supporto al suo seguito, hanno viaggiato anche i suoi figlioletti, di 4 e un anno.    «È stata una grande esperienza e una prova incredibile… mi sono anche ammalata e i bambini si sono ammalati, ma non ho mai pesato di fermarmi», ha detto. La Mycroft non soffre di diabete, ma ha detto che il diabete giovanile è sempre stata una causa vicina al suo cuore. E per questo ha deciso d mettersi a correre.