«Mi tolgo il cappello davanti a  chi ha una determinazione tale da correre una maratona. Specialmente quelli che lo fanno per beneficenza, correndo in gare
come quella di Roma che apre le porte a tante associazioni…». Queste le parole di Harry Redknapp ( nella foto) , tecnico del Tottenham, nonchè padrino della charity «Round Table Children’s Wish». «Nel mio lavoro è facile lasciarsi travolgere dallo stress e dalle pressioni, e vedere migliaia di persone che supportano una charity attraverso la partecipazione  alle maratone mi aiuta a vedere le cose umane in prospettiva».   Saranno migliaia i sostenitori delle associazioni benefiche  aderenti al «Progetto Charity» che prenderanno parte alla Maratona di  Roma Acea, in programma il prossimo 20 marzo. Tra questi, anche un gruppo di podisti sostenuti dagli Spurs. Il Tottenhamm, infatti,  sostiene da anni l’associazione «Round Table Children’s Wish», che si occupa di aiutare i bambini malati terminali. «Grazie a questa associazione i bambini più sfortunati hanno qualcosa di cui poter  dire ’non vedo l’orà» ha spiegato il tecnico.   «Ho avuto il grande onore di incontrare molti dei bambini  aiutati, e -come padre e nonno- il mio cuore batte per loro. I loro  desideri sono per loro importantissimi, un momento davvero speciale». Dopo aver raccolto ben 18 mila sterline durante la scorsa edizione della  Maratona, la squadra inglese si propone quest’anno di superare i 30  mila euro. «L’anno scorso è andata straordinariamente bene. 20  atleti, oltre 18 mila sterline raccolte, e bellissimi desideri  realizzati, tra cui quello di una vacanza in Italia per due  adolescenti affetti da cancro e per le loro famiglie».