Quasi un passaparola. Un doloroso passaparola tra chi le maratone le corre. Sammy Wanjiru è morto…E non ci credi. Ma come si fa a morire a 24 anni? Come può un campione olimpico, un atleta che nell’immaginario  dovrebbe essere vicinisssimo agli dei, coccolato e protetto,  finire i suoi giorni così presto?  La cronaca è tristissima, come sempre accade in questi casi.  Terrena, purtroppo. Una lite con la moglie che lo soprende con un altra e un volo, ancora  tutto da chiarire, dal balcone di casa. La fine è su un letto di ospedale dove Wanjiru arriva in condizioni disperate.  Se ne va un maratoneta incredibile: campione olimpico nella maratona a Pechino nel  2008, vincitore a Londra nel 2009 e due volte vincitore a Chicago. A soli 21 anni  Wanjiru aveva vinto i Giochi firmando anche il record della manifestazione, 2 ore, 6 minuti e 32 secondi e a detta di tutti i tecnici era il più accreditato a poter insidiare il primato del mondo in maratona di Haile Gebreselassie.  Ma tanto il keniano era straordinario quando correva tanto era tribolato nella vita di tutti giorni. Soprattutto negli ultimi tempi quando più volte era stato fermato ubriaco. Lo scorso dicembre l’avevano accusato di aver ferito la sua guardia a colpi di fucile e di aver minacciato di morte la moglie e la domestica. E poi un incidente in cui aveva completamente distrutto la sua auto da cui era uscito vivo per miracolo. Sconvolto anche il suo manager italiano Federico Rosa: «Samuel non si è suicidato- dice con certezza-  Avevo parlato con lui sabato pomeriggio e ieri mattina, ci eravamo visti 10 giorni fa ed era tutto sotto controllo>.  Rosa conferma i problemi di Wanjiuru con la moglie: «Una situazione difficile -spiega- che Samuel stava cercando di risolvere. Ma avevano due figli e per questo stavano ancora insieme».  E’ la vita, verrebbe da dire.  Banalmente legata alle cose di tutti i giorni. Ma mi piace pensare che il vincitore di una maratona olimpica faccia un po’ parte del Mito. Sia un po’ anche un eroe. E se un eroe se ne va così è solo perchè gli dei si sono  distratti…