Metà del viaggio, più o meno. Comunque più di 2500 chilometri percorsi, 3 fusi orari cambiati ,  quattro Stati superati, e più di 300 ore di corsa nelle gambe. Un’ altra trentina di tappe da affrontare, con otto Stati da oltrepassare prima di New York. Alex Bellini non molla e continua nella sua corsa impossibile, nel suo viaggio alla scoperta di quanto l’uomo sia in grado di superare con la forza del suo fisico e della sua mente, nel suoa coast to coast che lo porterà da una parta all’altra degli Stati Uniti, da Los Angeles a New York per la precisione.  Venerdì scorso la LA-NY  è entrata ufficialmente nella regione delle Grandi Pianure. Alex ha da subito dovuto affrontare una tappa durissima di 90 chilometri, lasciandosi definitivamente alle spalle il New Mexico ed è entrato in Oklahoma. Non è stato semplice. Ma nulla è semplice in una sfida come questa ovviamnete. “Un grande vento – scrive Alex nel suo diario. mi ha creato molti problemi  e lo spettro del caldo si è rifatto sentire dopo giorni miti, facendo salire la temperatura fino a 43 gradi”. Il passo dell’atleta dell’Aprica è sempre regolare nonostante alcuni, inevitabili, problemi fisici: un leggero dolore all’anca e qualche fastidio ai tendini  che vengono seguiti con attenzione da Simone Bortolotti trainer e massaggiatore che dal 19 giugno viaggia al fianco di Alex. Ancheb Luca Saccagno, health coach di Alex lo ha raggiunto in questi giorni per seguirlo da vicino. Fondamentali sono la la reidratazione forzata, l’equilibrio alimentare, l’integrazione naturale e l’induzione al sonno. E Alex non si ferma. Continua nel suo viaggio, come preferisce che si chiami questa sua corsa, e nella sua scommessa: “E quando passiamo la linea retta nella sabbia tra New Mexico e l’Oklaoma- racconta sul suo sito  (http://www.jeep-people.com) chiediamo cosa mai ci attenderà di nuovo, di diverso. Apparentemente il  nulla…”. In realtà c’è una grande storia da raccontare.

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