E’ l’etiope Aredo Tadesse (2h09:13) il vincitore della 26esima VeniceMarathon che, al femminile, ha avuto la sua protagonista assoluta nella keniana Helena Kirop che, chiudendo in 2h23:37, ha demolito il personale e il record della corsa (2h27:02 della connazionale Lenah Cheruiyot nel 2008). Battuti ed entrambi secondi i leader della passata edizione, il keniano Simon Mukun (2h19:19) e l’etiope Makda Haji (2h27:30). Solo Etiopia, invece, sul terzo gradino del podio dove salgono Debebe Wolde (2h09:57) e Fantu Jimma (2h30:25). Settimo e primo degli italiani il carabiniere Danilo Goffi, 2h14:41. Per oltre 7000 runners è stata una giornata di corsa lunga 42,195 km, resa ancora più speciale dal suggestivo passaggio in Piazza San Marco, e in cui ha lasciato il segno anche Alex Zanardi. L’ex pilota di Formula 1, fuori gara, ha trainato per l’intero percorso con la sua handbike la carrozzina dell’amico Francesco Canali, ammalato dal 2005 di Sla. Attimi di commozione al loro arrivo dopo poco più di due ore. L’handbiker bolognese, che proprio oggi festeggiava  il compleanno, ha trainato per tutti i 42.195 metri del percorso l’amico  43enne di Parma affetto da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), affrontando con la sola forza delle braccia ponti, calli e canali per dimostrare che non esistono sfide impossibili. Francesco, ex podista ammalato dal 2005, aveva un sogno: correre a Venezia e questa mattina, grazie al grande cuore dell’amico Zanardi, l’ha realizzato. La gara disabili è stata invece vinta da Orazio fagone, ex campione Olimpico di Short Track, in 1h20’54”.

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