Non ricordo con precisione forse perchè oltre a mani, piedi e cuore mi si era congelato anche il cervello. Ma negli ultimi anni ho corso la Maratona di Firenze tre volte e ho sempre trovato pioggia e freddo. Tanto freddo. Lo scorso anno addirittura una tormenta che poi in serata è diventata  neve e ha intrappolato tutti quelli che rientravano sul tratto appenninico dell’Autosole. Insomma un delirio tra gambe doloranti, gli annunci-meteo sempre più inquitanti di Isoradio, le catene da montare e il cartello di Roncobilaccio che restava lì, immobile accanto al finestrino della tua auto, a ricordarti che a Milano mancava ancora un’eternità. La maratona di Firenze quindi non dovrebbe mancarmi. E invece no. Quest’anno che mi tocca lavorare  e non riesco a correrla è annunciato il sole, un nuovo percorso più piatto e la solita invasione di runner . E così so già che domenica mattina, quando accenderò la tv,  un po’ di nostalgia per non essere in una delle più belle città del mondo  mi verrà eccome. Ma tant’è. Sarà per l’anno prossimo. Intanto domenica saranno oltre 9 mila i podisti al via della 28ma edizione. Partenza nuova di zecca  da lungarno Pecori Giraldi e arrivo confermatissimo in piazza Santa Croce. Tante persone e anche qualche vip da Linus ad Alex Zanardi, da  Giuseppe Cruciani al sindaco Matteo Renzi che già l’ha corsa lo scorso anno e sarà in gara con il pettorale 250, come i minuti che dovrebbe impiegare per arrivare al traguardo: <Per Firenze è una straordinaria opportunità anche dal punto di vista turistico in un periodo tradizionalmente di bassa stagione> ha spiegato . E come dargli torto?  <Invito tutti i fiorentini a vivere questa giornata – ha aggiunto il sindaco – come una festa e anche a partecipare lungo il percorso per incoraggiare i maratoneti nel loro sforzo come avviene in tutte le grandi capitali europee>. <Ai fiorentini che borbottano – ha continuato -, dicendoci che con la maratona si bloccano un pò di strade, dico che sì è vero, ma questo è un evento importante per la città. La maratona di Firenze  è la seconda in Italia per numeri di iscritti, ed è una delle più importanti in Europa». A buon intenditor poche parole. Si fa presto  a <rottamare> chi  per una mattinata l’anno non reisce a vivere senz’auto.

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