Una volata, quattro atleti che cercano di battersi ma in realtà quattro ragazzi che hanno lo stesso sogno: le olimpiadi di Londra a giugno. Così lo sprint andato in scena pochi giorni fa sulla pista indoor del Pala Banca Marche di Ancona diventa la conferma che il progetto “United nation to London”, presentato qualche mese fa dalle parti della Dds a Settimo Milanese, sta prendendo corpo.  Un arrivo serrato sui 1500 che alla fine danno ragione al marocchino Abdellah Haidane (3.42.13) della Nuova Atletica Fanfulla davanti al senegalese Mor Seck (3.42.29) delCus Pro Patria Milano a Merihun Crespi (3.42.80) dell’Esercito e al semicoperto Goran Nava (3.43.34) l’italo serbo in forza al Cus Pro Patria Milano. Fieri avversari in pista, ma compagni di allenamenti quotidiani sulla pista del campo XXV aprile di Milano. Cronometro alla mano a guidarli è Giorgio Rondelli che ha piedi per terra, ma un po’ sogna pensando a Cova, Panetta, Marchei e a Los Anegeles. Ed erano olimpiadi anche là. Per tutti e quattro i ragazzi ad Ancona c’era l’obiettivo di centrare il minimo (3.42.00) per partecipare ai prossimi mondiali indoor di Istanbul. Obiettivo sfiorato davvero per pochi centesimi anche a causa del contrattempo che ha coinvolto un altro atleta del gruppo, il marocchino Lhoussaine Ouhkrid (p.p.3.40.68) che fungeva da lepre e che invece, pronti via, per un contatto ha perso una  scarpa. Ma c’è un bel tempo all’orizzonte. E il cronometro conferma. E anche se la stagione è appena cominciata per Abdellah, Mor, Merihun e Goran c’è la soddisfazione di essere, per il momento, nei primi otto posti della graduatoria mondiale indoor dei 1500 metri. Non è male e non è poco. Londra è a un’ora e mezzo di volo.

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