Se a Roma la febbre olimpica ha lasciato il posto alla delusione per il tramonto di un sogno che forse in questo momento l’Italia non può davvero permettersi a Londra la tensione sale. A poco meno di cinque mesi dal via dei Giochi Olimpici, Paula Radcliffe, punto di riferimento per la maratona britannica e non solo ha confessato si essere già con i nervi a fiore di pelle. E infatti pochi giorni fa nel suo centro di allenamento in quota in Kenya, si è svegliata all’improvviso con una dolorosa puntura di insetto sul sedere ed ha chiesto di essere immediatamente trasportata in ospedale. “In un anno olimpico, si fa presto a perdere le staffe”, ha detto l’atleta 39enne, primatista mondiale della maratona.  La Radcliffe, infatti, sembra infatti avere un conto aperto con gli infortuni specialmente quando si tratta di Giochi Olimpici. L’elenco delle sue disavventure è lungo, con casi curiosi come morsi di cani e di ragni. L’atleta, madre di due figli, è stata anche travolta da un bambino in bicicletta mentre si allenava. Ai Giochi di Atene 2004 era partita come chiara favorita nella maratona, ma ha dovuto abbandonare per problemi intestinali. La Radcliffe spera che i suoi quinti Giochi Olimpici che si terranno nel suo paese, abbiano un finale felice. «Quando si pensa ad una medaglia, allora si pensa a quella d’oro», ha ammesso. Sogna di essere la prima ad entrare a Buckingham Palace davanti ad un pubblico caloroso e festeggiare il trionfo al St.James’s Park.  Se lo merita di sicuro.

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