Erano tanti anni che non correvo la Stramilano dei cinquantamila. Avevo perso l’abitudine al popolo di chi corre per divertirsi e senza mire agonistiche. Mamme, papà, figli, passeggini, gente in pattini, in roller, in bici. E ancora con le parrucche viola, con gli zaini, con le piume da indiano o con il naso rosso da clown. Ma c’è anche chi corre dipingendo un quadro, chi con il cane a giunzaglio, chi palleggiando con un pallone da calcio…Insomma un mondo divertente e divertito di 50mila anime sgargianti.  Che sono le prime a partire, alle nove in punto da piazza del Duomo. E per rendere idea del caos che c’è basta guardare l’orologio: dal colpo di cannone chi è a metà del gruppo passa sotto l’arco del via 18 minuti dopo. Un’eternità. C’è chi corre per fatti suoi e chi corre in gruppo. Con le divise della Guardia di Finanza  o dell’Esercito, con quella dell’Università che oggi in gara si giocavano il campionato tra Atenei, con quelle delle associazioni  non profit: il Centro Benedetta D’Intino a difesa del bambino e della famiglia, l’Associazione Amici di Samuel, per il sostegno dei ragazzi con disabilità,  la Vidas impegnata nella cura dei malati terminali, la Fondazione De Marchi per la lotta alle malattie dell’infanzia, Smarathon che raccoglie fondi per curare l’atrofia muscolare spinale. Ma ci sono anche intere classi di scuola con tanto di prof a guidare il gruppo.  E ci sono i politici perchè la Stramilano è una gara importante e richiama giornalisti e tv:  così sfilano il sindaco Giuliano Pisapia, la sua assessora allo sport Chiara Bisconti, la sua collega della regione Monica Rizzi e Cristina Stancari che di Sport e Giovani se ne occupa ( e bene) in Provincia. E ancora l’assessore regionale, Rossoni, il figlio di Bossi, il pdiellino Gallera.  Loro corrono la 10 chilometri, mentre Maurizio Lupi, Vice Presidente della Camera e il governatore Roberto Formigoni osano sulla mezza maratona. Via di corsa prima che parta la Stramilanina 45 minuti dopo e 5 chilometri in meno. Via di corsa per modo di dire perchè sono dieci chilometri intruppati e di slalom su è giù dai marciapiedi, ma va bene cosi. Lo spirito qui non è quello della half marathon. Che parte da piazza Castello qualche ora dopo come al solito proprio mentre arriva il gruppone dei 50mila. Qui è gara vera, non si scherza. Qui vanno forte, si vede a occhio e anche chi non è esperto di corsa capisce che  hanno un passo diverso.  La gara è da adrenalina pura con gli azzurri tra i protagonisti e con un ottimo secondo posto di Andrea Lalli, che ha battuto il suo record personale di 1.02’62 con un tempo di 1.01’11. Corsa fantastica quella del molisano in un testa a testa con l’etiope Jacob Yarso Kintra che alla fine gli strappa la vittoria con un tempo di 1.01’07. Terzo posto al kenyano Kiprop Limo, con un tempo di 1.02’30 . Grandissima gara italiana anche al femminile, grazie alla vittoria di Valeria Straneo, che ha tagliato il traguardo in un tempo di 1.08’48, seguita dalla seconda classificata, la palermitana Anna Incerti (1.10’36») e da Marcella Mancini, terza con 1.15’31.

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