Ironman 70.3  in Italia fa rima con Pescara. Lo scorso anno è stato un successo di iscritti, di pubblico e anche di immagine grazie a Daniel Fontana a Martina Dogana che hanno vinto e grazie anhe al terzetto di Radio Deejay, Linus, Nicola Savino e Alex Farolfi che gli hanno fatto un bel traino mediatico e che hanno confermato la loro presenza anche quest’anno. Ovvio comunque che ‘l’ironman di Pescara ha tanto successo perchè resta soprattutto una bella gara e ben organizzata. E viste come sono andate le cose il 10 giugno si replic con numeri da capogiro: 1.700 atleti e oltre tremila accompagnatori provenienti da 50 Paesi del mondo per un giro d’affari che potrebbe superare addirittura il muro dei 4 milioni di euro.  «L’anno scorso abbiamo avuto 1.365 atleti e 3.276 accompagnatori- spiegano gli organizzatori- per un impatto economico di 3,5 milioni di euro, con 40 mila spettatori . quest’anno si può già dire che faremo meglio». Tutto confermato per quanto riguarda le distanze di gara: 1,9 chilometri da percorrere a nuoto, con partenza dal tratto di spiaggia antistante la nave di Cascella, quindi 90 chilometri in bicicletta nell’entroterra abbruzzese che tra salite e discese non sono certo una passeggiata e. per finire, una mezza maratona di 21,1 chilometri. Qualche novità, stando alle prime indiscrezioni, dovrebbe invece riguardare il percorso da coprire in sella alle due ruote, con salite più dolci e più adatte dunque alle bici da triathlon.  Perchè Pescara è tanto gettonata? Innanzitutto perchè rispetto alle altre gare di Ironman e triathlon anche importanti mette a disposizione il cuore della città, circostanza che ha affascinato i partecipanti e gli organizzatori. «La possibilità di far conoscere la città da persone di quasi cinquanta paesi del Mondo – ha detto il presidente della provincia di Pescara, Guerino Testa – è straordinaria. L’anno scorso la macchina organizzativa è stata perfetta». E poi perchè a giugno Pescara e il suo entraterra una vista la meritano davvero.

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