La «Piscina di Settimo», come rispondono ancora oggi al telefono quelli della DDS, compie trentacinque anni. Ed è una lunga storia. Ma la piscina di Settimo Milanese non è più solo la «piscina di Settimo». Il centro sportivo fondato nel 1977 da Remo Sacchi è infatti diventato negli anni una vera e propria officina dello sport o, come preferisce chiamarla lui, una «piccola bottega artigiana dello sport». Questione di punti di vista. Certo è che la DDS si è conquistata gloria a livello nazionale sia per i successi che sono arrivati (e arrivano), sia per la capacità di coinvolgere i giovanissimi con una serie infinita di corsi e di campus. Si nuota, si corre, si pedala e molto spesso si fa anche agonismo che, come dicono da queste parti, è una sana «malattia» che porta a interpretare lo sport non come una ragione di vita ma come un modo per vivere meglio. Da qui sono passati migliaia di atleti e centinaia di campioni: nuotatori innanzitutto. Ma più di recente anche triatleti, canottieri, una nazionale di pallavolo ed altro ancora.  E il centro sportivo proprio oggi ha spento la sua trentacinquesima candelina con un affollato open day dalle 10 del mattino fino a sera. Una lunga giornata di sport per far capire cosa si può fare e come ci si può divertire con le «Rane rosse». Una festa che ha permesso di scoprire quanto sia affascinante (e faticoso) il triathlon allenandosi con Daniel Fontana, uno dei più forti ironman in circolazione in questo momento, prima in bici e poi di corsa. O di ricevere i consigli degli istruttori di nuoto e di tennis che si sono messi a disposizione. E si è anche parlato di sport e di alimentazione con gli specialisti Francesco Confalonieri e Fabio Forloni e lo staff della Enervit. Ma non solo fatica. Dalla palestra ai giardini esterni anche lezioni di Pilates, acquafitness, Zumba Fit, Fitball e Gymtonic gag che con l’agonismo poco c’entrano ma che a giudicare dalla dalle facce sorridenti di chi danzava devono essere parecchio divertenti. Trentacinque anni concentrati in una giornata ma anche sul volto sorridente di Luca Sacchi che qui è cresciuto e fa gli onori di casa. Oggi impeccabile telecronista Rai del nuoto ma nel 1992 indimenticabile bronzo olimpico a Barcellona nei 400 misti. E il suo pugno alzato nella finale è lì a ricordarlo in una gigantografia che sta a cavallo tra la quarta e la quinta corsia della vasca. Non solo la sua foto però. Trentacinque anni di storia sono anche trentacinque anni di olimpiadi tutte firmate da atleti DDS: da Manuela della Valle a Federica Pellegrini, da Alessandro Calvi a Matteo Pellicciari, da Cecilia Vianini a Roberta Panara da Luca Bianchin a Michele Santucci a Michela Guzzetti pochi mesi fa a Londra. Una lunga scia di campioni. Una lunga storia di successi cominciata quasi per scommessa nel 1977. Quando la DDS vide la luce nell’arcipelago delle varie Rari Nantes, Canottieri, Amici del Nuoto ed altro ancora. Erano le prime bracciate e c’era qualcuno che diceva: «Dura minga…»

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