La vista del lago d’Iseo ti ripaga di tutta la fatica. Ma anche il ristoro finale  proprio sulla riva con frutta, marmellata, biscotti, sali e te è una bella visione. E come ogni <visione> è lì che ti aspetta ma devi soffrire ancora un po’ prima di arrivarci perchè il passaggio a livello che divide in due la piazza principale di Pisogne è  abbassato ad aspettare che passi una locomotiva di Trenord. Che finalmenete passa. La prima edizione della Breno-Darfo-Pisogne si chiude così con un pallido sole autunnale che fa piacere anche se non c’è bisogno di caldo perchè tutti hanno già fatto il pieno su quei trenta chilometri di ciclabile che attraversa un pezzo di Valcamonica. Si suda moltissimo dall’inizio alla fine. E si vede dalle maglie zuppe, dalle facce provate, dalle mani gonfie e dalla sete che sembra giugno, ma forse anche luglio. Bella però ‘sta corsa che mette in fila oltre quasi 450 appassionati arrivati all’alba giusto in tempo per prendere il trenino che li deve portare alla partenza. E in carrozza ci sono loro assonnati e con la voglia di caffè. Bella perchè si corre tutta in mezzo al verde, senza un’auto che una e  su un percorso praticamente piatto. Ed è un bello spot per la Valcamonica. Così  quelli di oggi  con tutta probabilità il prossimo anno saranno molti di più. Perchè si sa come vanno certe cose nel mondo del running: c’è un passa-parola che è quasi una catena di sant’Antonio che funziona più di qualsiasi volantino a articolo di giornale.  La Breno-Darfo- Pisogne  i numeri per crescere  li ha tutti: dal percorso al paesaggio, ai suoi 30 chilometri che sono un lungo perfetto  per chi deve preparare le grandi maratone autunnali. E’ una corsa che si può leggere in due modi e in due modi si può correre. Raccontandosela con un paio di amici, senza tirarsi il collo e godendosi la dolce discesa verso valle del fiume Oglio. Oppure prendendola di petto per arrivare al traguardo con un tempo da raccontare. E stamattina in molti hanno fatto sul serio. Con un crono di 1:45:27 ha tagliato per primo il traguardo il valtrumplino, Alfredo Corsini  seguito dopo poco dall’atleta “di casa” Ivan Bressanelli  Ivan (1:46:19). Sul terzo scalino del podio Fabio Giacomelli in 1:48:44.  Veloci anche le donne. Si è imposta con una prestazione superba (1.59:44),  Josephine Wangoj  che, giungendo  6a nella classifica generale,  ha condiviso il suo arrivo con i migliori atleti uomini. Nadia Turotti con 2:11:22 ha guadagnato il secondo posto e alle sue spalle Nadia Franzini Nadia che ha chiuso in 2:12:40. 

LE CLASSIFICHE
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